Il Torino tentato da Zeman

Zeman sulla panchina del Torino si può fare. I contatti ci sono stati e il tecnico boemo è entusiasta della possibilità di allenare la squadra che più di tutte ha l'anti juventinità in seno. Nessuno meglio di lui, che nell'agosto del 1998 fece scoppiare lo scandalo doping affermando "che il calcio doveva uscire dalle farmacie", può far ritrovare all'ambiente l'orgoglio granata.

A 64 anni Zeman è pronto a rituffarsi nella nuova avventura. Del resto con il presidente Cairo si era già parlato nella scorsa stagione. Un incontro a Milano dopo l'esonero di Stefano Colantuono, ma la trattativa saltò e allora Cairo chiamò Mario Beretta. Anche adesso Zeman si trova in concorrenza con un altro tecnico. Colantuono infatti resta in pole position per ritornare sulla panchina granata, ma sia i tifosi che qualche dirigente vogliono Zeman. Un'operazione da chiudere velocemente perché c'è anche il Bari alla finestra e non solo.

L'ultima esperienza è stato il Foggia questa stagione, un ritorno da chi aveva creduto in lui. Non è andata benissimo, anche perché l'obiettivo era quello di centrare subito la promozione in serie B. Un obiettivo sfiorato causa anche i troppi torti arbitrali, ma non solo: "Io non cedo al sistema, ma ai risultati", ha affermato Zeman prima di salutare. Una personalità insomma che la Torino granata aspetta a braccia aperte.