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Inter, primo match point scudetto se la Roma inciampa all'Olimpico

di Giulia Spiniello

E' la domenica del primo match point scudetto per l'Inter ma ad accorgesene sembrano essere in pochi.
La sfida per il tricolore con la Roma, seconda a due punti dai nerazzurri a due giornate dalla fine del campionato, sta di fatto annegando in una volata particolarmente avvelenata.
L'ormai consolidata rivalità tra le due squadre, le due regine del calcio italiano dopo Calciopoli, continua una escalation probabilmente destinata a durare quantomeno fino alla 38esima ed ultima domenica di calcio giocato. Alla vigilia del penultimo turno, che vedrà le due contendenti impegnate in casa (l'Inter contro il Chievo, la Roma con il Cagliari), i due allenatori sono tornati a sfidarsi ieri sul piano dialettico.

Il tecnico giallorosso, Claudio Ranieri, ha accusato il collega nerazzurro Josè Mourinho di proseguire una tattica incendiaria: "E' troppo facile motivare il gruppo sentendosi attaccati da tutti e da tutto", ha detto Ranieri, "a me piace vincere in un altro modo. Facendo così sono tutte bombe ad orologeria".
Un'accusa precisa, corredata da una puntualizzazione su Mourinho: "Siete voi che lo fate diventare un fenomeno. Per me è un buon allenatore. E mi fermo qua". Di tenore differente la replica dell'allenatore dell'Inter, che ha sfoderato l'ormai consueta arma del palmares personale: "Non ho mai detto di essere un fenomeno - ha detto affidandosi ad una nota del sito dell'Inter (anche ieri non ha tenuto la rituale conferenza stampa della vigilia) - però non è certo colpa mia se, nel 2004, dopo essere arrivato al Chelsea e aver chiesto perchè stavano cambiando Ranieri, mi hanno risposto che volevano vincere e con lui non sarebbe mai capitato. Di questo, io, non ho proprio colpe".

L'Inter, dopo la Coppa Italia vinta mercoledì proprio in finale con la Roma, oggi potrà tagliare il traguardo dello scudetto in caso di vittoria e di mancato successo della Roma.


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