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Inter, rinnovare Mkhitaryan è la priorità. Fatta anche per Dimarco, Dumfries in salita

di Andrea Gonini

La politica cambia le priorità in casa Inter. Il club nerazzurro è da tempo al lavoro su alcuni rinnovi di contratto, con l'obiettivo fondamentale di blindare il cuore della squadra di Simone Inzaghi. Tra questi, quello di Henrikh Mkhitaryan: il centrocampista armeno è un insostituibile per il tecnico nerazzurro. E, anche se nel suo stesso ruolo la dirigenza continua a seguire con grandissima attenzione e ancora più grande fiducia l'evolversi della vicenda di Piotr Zielinski, l'idea di Marotta, Ausilio e Baccin è di prolungare comunque con l'ex Arsenal e Manchester United. Un sì che arriverà a breve, nello specifico entro il 31 dicembre: superata quella data, complice l'abolizione del decreto crescita, i costi per il prolungamento raddoppierebbero all'istante. Il contratto di Mkhitaryan, arrivato alla Roma dall'estero, usufruisce dei benefici derivanti dalla normativa: il nuovo accordo prevederà una durata annuale con opzione per il rinnovo, se non direttamente biennale.

Lautaro e gli altri. Insieme a Mkhitaryan, rinnoverà entro fine anno anche Federico Dimarco, in questo caso senza bisogno di un ulteriore convincimento da parte della politica. In cantiere, ma ormai vicino alle battute finali, anche il rinnovo del capitano Lautaro Martinez, che ha più volte espresso l'intenzione di legarsi ancora all'Inter: il nuovo contratto, con scadenza 2028, prevederà un adeguamento economico che porterà la base a superare i 7 milioni di euro a stagione. Quanto ai giocatori in scadenza a fine stagione, l'accordo con Matteo Darmian prevede in favore del club l'opzione per un rinnovo annuale, che la dirigenza ha tutte le intenzioni di esercitare. Da escludere prolungamenti con Sensi, Cuadrado e Sanchez a meno di sorprese; improbabile anche quello di Klaassen, mentre per Di Gennaro - anche nel suo caso c'è opzione - si valuterà più avanti.

L'olandese in salita. La spina nella rosa nerazzurra porta a Denzel Dumfries. Il contratto del laterale è in scadenza nel 2025, come quelli di De Vrij e Acerbi: per la cronaca, entrambi gradirebbero un prolungamento, ma non si può parlare di casi. Diverso per Dumfries: il rinnovo sembrava in discesa e invece nelle ultime settimane i contatti con l'entourage stanno a zero, o quasi, complice la distanza economica fra domanda e offerta, tanto che neanche l'abolizione ormai prossima del decreto crescita aiuta a venirsi incontro. A meno di una schiarita all'improvviso, sembra il preludio alla cessione estiva. 


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