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Italia, Spalletti sul caso scommesse: "Se sono successe cose irregolari, è giusto pagare"

di Emiliano Tomasini

Inevitabile, per il ct Luciano Spalletti, affrontare il discorso legato a Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali. Queste le parole del commissario tecnico, da Coverciano, ai microfoni di Sky Sport:

Cosa ha detto a Tonali e Zaniolo?
"È stata un'altra notte difficile, in un altro senso. Quando devi portare a casa dei risultati importanti c'è un po' di attesa, un po' di ansia nell'andare a giocare. Questa è stata una notte differente perché c'era molta amarezza, tutta la squadra era vicina a loro. Erano dispiaciuti, continueremo a stargli vicini anche dopo che caleranno i riflettori, ora hanno tutte le luci addosso. Poi è giusto aiutarli a difenderli per quelli che sono i fatti e gli eventi successi, poi è corretto anche che la giustizia faccia il suo percorso: se sono successe cose irregolari è giusto pagare. Le parole di Gravina hanno fatto chiarezza su tutto, siamo tutti d'accordo con lui e col ministro Abodi sul rischio di cadere in queste tentazioni. Noi dobbiamo sforzarci per far conoscere, per parlare coi giovani di queste insidie, trovare il modo di creargli un'attenzione particolare su ciò che succede nel mondo".

La scelta di farli tornare nei propri club come nasce?
"Non è carino andare a cercare chi ha preso la decisione... Se è corretta, chi l'ha presa l'ha presa... È una decisione corretta in base a ciò che è successo, non possiamo portare due ragazzi shockati per ciò che è successo a giocare una gara del genere. E' corretto quello che è stato deciso, le parole dette sono state corrette. Poi noi andiamo a giocare e restiamo una squadra fortissima pur senza due campioni. Zaniolo ci ha fatto vedere in questa settimana che se ripulito da qualche vizietto di campo è un calciatore straordinario, che ha sempre il colpo da ko nei piedi. Tonali ha quella forza e quella continuità... Spero di rivederli il prima possibile, di poterli riallenare il prima possibile. Ma gli altri sono altrettanto forti, ho una potenzialità di squadra infinita. Non possiamo allenare gli alibi, o vinco o sono di livello inferiore rispetto a ciò che merita l'Italia".


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