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Julio Baptista: "Monchi ha bisogno di tempo, sarà un valore aggiunto per la Roma. Totti? Potrebbe fare qualsiasi cosa"

di Jacopo Simonelli

Julio Baptista ha parlato del derby e di Roma Centro Suono Sport.

Sei allenato da Lobont al Cluj, tuo ex compagno. Che effetto ti fa?
“Era un buon portiere ora è ha intrapreso la carriera da allenatore è ancora presto. Anche io quando smetterò credo che farò l’allenatore, ma dovrò imparare tanto”

Hai deciso un derby nel 2008, che ricordi hai?
“Ricordo ancora quel gol nel derby, ho ancora i brividi: quando si gioca il derby c’è una città intera che aspetta. Ho visto Totti ricevere il pallone e mi sono buttato sul secondo palo, fortunatamente la palla è arrivata e l’ho messa dentro. Ho avuto la fortuna di segnare in questa partita e sono contento” 

Cosa è mancato a Julio Baptista per essere protagonista assoluto con la Roma?
“Non penso sia mancato qualcosa: credo che la mia prima stagione fu importante a Roma, tanti gol pesanti, poi qualche difficoltà è subentrata, ma abbiamo anche cambiato allenatore, con Spalletti che aveva un pensiero di calcio, Ranieri un altro, penso però che i miei tre anni romani siano stati bellissimi, potevamo fare qualcosa di più, vincere qualche trofeo, come la Coppa Italia o la Supercoppa persa ai rigori”.

Totti come lo vedresti da ds?
“E’ stato una bandiera della Roma, potrebbe fare quello che vuole. Sicuramente deve studiare, approfondire, chiaramente nel ruolo del direttore sportivo, dovrà imparare, capire come muoversi, è tutto diverso rispetto a quando si sta in campo. La gestione del club è importante e bisogna essere in grado di saper gestire le sorti sportive di una squadra”

Le differenze tra Real Madrid e Roma?
“In ogni squadra c’è un’atmosfera diversa. Chiaramente al Real si respira la storia straordinaria del club, quando giocai lì il Real aveva dei calciatori incredibili, tutto diventa più facile. A Roma bisogna lavorare per costruire una squadra realmente vincente”

Monchi ti ha portato a Siviglia. Cosa ne pensi?
“E’ un grandissimo amico in primis, poi è preparatissimo. Penso che sia uno dei migliori direttori sportivi al mondo, non solo per il lavoro incredibile fatto a Siviglia, ma per i tanti talenti scoperti e i titoli vinti. Chiaramente passare dalla Liga alla Serie A è totalmente diverso, ci vuole tempo e capacità nella scelta dei calciatori giusti che vadano bene per il calcio italiano. Spero possa restare alla Roma, perchè può rappresentare certamente un valore aggiunto”

Cosa è mancato alla tua Roma per vincere?
“Credo che in quel momento in Italia c’erano grandi squadre, su tutte l’Inter di Mourinho, che ha fatto la differenza in quelle stagioni. Noi eravamo una squadra forte, ma credo che Mou abbia fatto la differenza rispetto agli altri tecnici”.

Il derby come finirà?
“Spero possa vincere la Roma 2-0, magari con una doppietta del mio amico Daniele De Rossi”


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