.

Juventus, Allegri: "Ringraziamo Roma e Napoli, grazie a loro tenuta alta la tensione"

di Marco Rossi Mercanti
Fonte: Sky Sport

Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, è intervenuto al termine del match vinto contro il Crotone, che ha regalato il sesto scudetto consecutivo ai bianconeri. Ecco le sue parole ai microfoni di Sky Sport.

Il cambio del sistema di gioco ha giovato alla Juventus: un'idea che aveva già in testa?
"Lo avevo provato un paio di mesi prima in allenamento, dopo Firenze eravamo in vantaggio di quattro punti. Era una questione che la squadra non poteva più giocare, non c’era più via di miglioramento. Volevo cambiare ed era giusto, la palla non rotolava e mi infastidiva. La squadra ha reagito bene, soprattutto nei ruoli, ma avevano cambiato geometrie e altro nella mentalità".

Quali sono le sensazioni di Allegri per la finale?
"C’è più convinzione, la squadra è cresciuta. Anche tutto l'ambiente è cambiato. Siamo più consapevoli".

Il ciclo di Allegri non è finito: non ci saranno sorprese?
"Bisogna ancora parlare, ma non è il momento adatto. Ci sono delle partite da vincere. Ora dobbiamo capire dove la squadra si può migliorare, è arrivata al top".

Comprare Higuain e Dani Alves sono state intuizioni della dirigenza?
"Direi che ci sono dei ruoli nel calcio e il migliore va comprato. Higuain è il migliore e la Juventus aveva bisogno di questo. Ma non abbiamo avuto la vita facile nel vincere uno scudetto. Vincere è una cosa straordinaria. Quest’anno Roma e Napoli faranno 87 e 86 punti, loro ci hanno spinto a tenere alta la concentrazione, su questo c’è da ringraziarli".

Ora come opererete sul mercato?
"Direi che bisogna tenere gli altri giocatori. La Juventus è arrivata ad un livello altissimo, aumentano le difficoltà".

Qual è il tuo merito maggiore in questa Juventus?
"Dentro un’annata ci sono tante cose positive, alcune negative. Ci sono momenti in cui devi saper gestire la pressione. L’importante è fare tutto in funzione e fare risultato. Questa squadra deve ancora migliorare nel possesso palla, ultimamente siamo un po’ mancati".

Questo scudetto è stato il più difficile?
"Questo è stato più difficile, perché per vincerlo serviva fare circa 90 punti. Quando arrivi in fondo in ogni competizione è normale lasciare qualcosa. Vediamo il positivo, abbiamo vinto il trofeo della Coppa Italia, poi lo Scudetto. Ora ci aspettiamo qualcosa di più grosso. La sconfitta è servita, a Roma era una partita che non contava. C’era il pensiero a Cardiff, nonostante tutto abbiamo fatto una buona partita. Poi in queste gare può succedere di tutto e infatti abbiamo perso".


Altre notizie
PUBBLICITÀ