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Juventus, la Procura di Torino descrive l'operato della società: "Un contesto criminale di allarmante gravità"

di Marco Rossi Mercanti

"Un contesto criminale di allarmante gravità, essendosi di fronte a condotte illecite, reiterate e protratte nel tempo, per ben tre esercizi, di indubbio spessore ponderale". Così la Procura di Torino descrive l'operato finanziario della Juventus, finito come noto al centro di una maxi indagine che coinvolge i vertici societari. I Pm lo hanno scritto nella richiesta per l’applicazione delle misure interdittive nei confronti dei tredici indagati, richiesta poi negata dal Gip che non ne ha ravvisato i presupposti. In particolare - riporta Calcio e Finanza - i Pm scrivono: "I reati analizzati (…) per le modalità effettive di realizzazione, delineano un’elevata pericolosità soggettiva dei rei, rendendo innegabilmente concreto il pericolo che gli stessi, qualora si presenti l’occasione, continuino a delinquere”.

Inoltre - riporta sempre Calcio e Finanza - nelle carte ci sono anche gli "impegni morali che si sono rivelati essere scritture private sottoscritte tra i vertici societari", nonché "la presenza di una autentica contabilità in nero con riguardo ai rapporti con gli agenti sportivi", nel mirino dei magistrati torinesi che indagano sulle irregolarità finanziarie della Juventus.


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