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Konsel: "A Roma non è facile per un portiere, è sempre sotto pressione. Mi piacerebbe tornare come direttore tecnico dei portieri"

di Danilo Budite

Ai microfoni di Non è la radio è intervenuto l'ex portiere della Roma Michael Konsel.

Un ricordo di Roma?
“Mi ricordo soprattutto i tifosi. La Curva Sud è impressionante. Mi piaceva tantissimo l’atmosfera, erano sempre dietro di me. Sono cresciuto enorme con loro dietro. In quegli anni eravamo un bellissimo gruppo, è cresciuto Totti. Poi c’erano Candela, Cafù, Delvecchio, erano persone bellissime sia in campo che fuori. Quando ho fatto l’addio a Vienna sono venuti tutti i giocatori della Roma e anche Antonello Venditti. Questa è una cosa molto bella, ero tanto emozionato. Forse torno come direttore tecnico dei portieri. Mi piacerebbe. Secondo me in tutte le squadre manca una figura come quella. Ci vuole tantissima mentalità per fare il portiere, è difficilissimo”.

I portieri a Roma?
“È molto difficile questo ruolo. Szczesny e Alisson erano due grandissimi portieri, ma dopo di loro è difficile trovare altri giocatori di quel livello. A Roma non è facile per un portiere, è sempre sotto pressione”.

Ritorno da dirigente per Totti?
“Totti è il cuore della Roma, ci vuole una persona così in una società come quella giallorossa. È fondamentale per la Roma con la sua esperienza e con la sua immagine”.


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