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"La legge consente il Daspo contro i giocatori"

di Mauro Bacigalupi
Fonte: ansa

In merito alle dichiarazioni rilasciate da Maroni riguardanti il "caso Radu" ecco la risposta del Segretario Nazionale dei Radicali Italiani, Mario Staderini : "Il Ministro Maroni continua a preferire la gestione mediatica dell'ordine pubblico ad una efficace opera di prevenzione. La legge già oggi impone il Daspo ai giocatori, come ha confermato la Cassazione con la sentenza n 333864. Sono i questori - aggiunge Staderini - a non comminarli, per ragioni ed interessi analoghi a quelli che portano a giocare di sera anzichè di giorno le partite a rischio."

"Se la provocazione del ministro Maroni sul D.a.s.p.o. per i calciatori violenti e i famigliari che incitano i ragazzi al gioco violento è condivisibile perchè finalmente affronta la questione della violenza nel calcio in modo più esteso e meno circoscritto alle tifoserie, dall'altra non si può che cogliere l'occasione per ribadire ancora una volta il fallimento di 15 anni di leggi emergenziali che hanno colpito le tifoserie senza aver risolto il fenomeno della violenza negli stadi». Lo afferma in una nota Paolo Cento, presidente del Roma Club Montecitorio. «Anche la tessera del tifoso -prosegue Cento- rappresenta un ulteriore strumento del tutto inutile perchè già esiste il biglietto nominativo, costoso per chi vuole andare a vedere una partita di calcio in quanto si configura come una nuova tassa speciale, libertidicida perchè verrà gestita in modo discrezionale e sostanzialmente al limite della costituzionalità. C'è bisogno di voltare pagina se si vuole realmente combattere il fenomeno della violenza -conclude- e dal ministro Maroni ci aspettiamo finalmente un atto di verità su questa vicenda e una sospensione dell'entrata in vigore della tessera del tifoso».

Una provocazione», ancorchè simpatica. Così Sergio Campana, presidente dell'Assocalciatori, commenta la presa di posizione del ministro dell'interno Roberto Maroni, che si è detto convinto della necessità di un Daspo anche per i calciatori, in casi di atteggiamenti violenti. «Siamo pienamente d'accordo con la linea della tolleranza zero nei confronti degli ultrà per debellare la violenza negli stadi - dice Campana -. Anche se per le ultime giornate il Viminale ha adottato la linea del buonsenso, dopo i fatti delle ultime domeniche, la tolleranza zero in questi anni ha dato i suoi frutti». Quanto all'idea di un Daspo ai calciatori, ovvero un divieto di entrare allo stadio come quello che colpisce gli ultrà violenti, «è una simpatica provocazione». «I calciatori - replica il presidente dell'Aic - hanno già il loro Daspo, e lo infligge il giudice sportivo. Ovviamente le sanzioni sono commisurate ai gesti commessi, e in questo noi siamo pienamente garantisti».


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