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La Roma conquista la vetta: un successo partito da lontano

di Emanuele Melfi
Fonte: VoceGiallorossa.it
Il capitano, Francesco Totti

Il primato in classifica dei giallorossi è un evento che rientra quasi nella normalità se prendiamo in considerazione la storia romanista degli ultimi dieci anni. La novità, se così possiamo chiamarla, è il percorso della Roma in questo campionato: zero punti dopo due giornate e un allenatore dimissionario. Con queste premesse nessuna squadra al mondo avrebbe avuto la forza di trovarsi, a cinque giornate dal termine del torneo, con un punto di vantaggio su un'accozzaglia di fenomeni come può essere l'Inter.

La vetta della classifica mancava - qui a Roma - da due anni e mezzo: era l'inizio della stagione 2007-2008 e la squadra di Spalletti era partita con l'obiettivo dichiarato di vincere il tricolore. La fresca scarpa d'oro Francesco Totti era (ed è ancora) il trascinatore giallorosso: l'Inter arrancava mentre la Roma sembrava aver intrapeso una marcia inarrestabile. I giallorossi arrivarono allo scontro diretto (6° giornata), disputato all'Olimpico, a pari punti con i nerazzurri. Proprio quel match maledetto, finito 1-4, fece perdere definitivamente la testa della classifica alla Roma. La stessa stagione ci vide contendere il titolo fino all'ultima giornata proprio alla squadra di Mancini che, tra aiuti, aiutoni ed Ibrahimovic, conquistò immeritatamente il campionato.

Ora la storia è diversa: in alcuni frangenti del campionato il distacco tra gli uomini di Ranieri e quelli di Mourinho è arrivato addirittura a 14 punti. Una società contestatissima (fino a pochissime partite fa, per la verità) e l'obiettivo del quarto posto che sarebbe stato considerato da tutti un vero e proprio miracolo sportivo. Nessuno avrebbe mai pensato che a 15 punti dal paradiso, saremmo stati gli unici artefici del nostro destino. Ragazzi, ora la palla passa a voi.


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