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Lanna: "Dzeko ha dato a Roma quello che mancava dopo Totti e De Rossi". AUDIO!

di Danilo Budite

L'ex difensore Marco Lanna è intervenuto su TMW Radio, ai microfoni di Niccolò Ceccarini nel corso della trasmissione Stadio Aperto: "Questo è un campionato interessante, e credo lo sarà fino alla fine. I valori delle rose si faranno sentire, ma questa incertezza dopo tanti anni con una squadra sola al comando rende più avvincente l'intera Serie A".

Cosa rappresenta oggi Dzeko per la Roma?
"Un po' quello che è venuto a mancare coi vari leader andati via, da Totti a De Rossi. Con tanti buoni giocatori, ha preso questo ruolo anche perché ha la credibilità per alzare la voce e fare da guida ai nuovi arrivati, che si devono confrontare con una realtà non semplice come Roma".

Potrebbe allenare?
"Sicuramente ha significato qualcosa per la Roma, e speriamo possa fare ancora tanto. Mi sembra una persona a modo, anche se non lo conosco personalmente: è pacato ed equilibrato, può ricoprire un ruolo anche nel post-carriera sicuramente".

La Roma con Zaniolo oggi dove sarebbe?
"Bella domanda... La Roma è una squadra molto spettacolare, ed essendo portata molto ad attaccare la squadra rimane un po' scoperta. Anche i centrali sono cambiati spessi, e adesso c'è persino Cristante in un ruolo non suo. Zaniolo era titolare quasi inamovibile, e non so se avrebbe portato da solo punti in più ma sicuramente manca per freschezza, forza, tecnica e tante altre cose. Per ora chi l'ha sostituito ha fatto assolutamente bene ma poteva essere un'arma in più".

Cosa dire di Spinazzola?
"Quando andò alla Juve e lo cedettero quasi subito, rimasi molto sorpreso. Quando l'ho visto giocare ha sempre fatto prestazioni fantastiche, ha forza ed è veloce. Gli unici difetti li ha sulla fase difensiva ma puoi lavorarci, e davanti ti dà tantissimo. Col Bologna nel primo tempo ha devastato la fascia... Io l'avrei tenuto nella Juve o anche preso, fossi stato l'Inter".

L'obiettivo della Roma à un posto in Champions, ma in Europa League dove può arrivare?
"Possono andare avanti in tutte e tre le competizioni. In campionato può fare da outsider, ancora una squadra dominante non c'è e se trovano continuità e consapevolezza nei propri mezzi, potrebbero essere fastidiosi. L'Europa League è campo in cui fare bene, perché la squadra è più europea che italiana". 

Perché il Torino è così in difficoltà?
"Giampaolo è uno con cui si deve avere un po' di pazienza, ricordo che anche alla Sampdoria aveva avuto delle difficoltà all'inizio. Lì è stato usato il suo lavoro per creare plusvalenze, mentre il Torino forse credeva di essere più competitivo da subito. Entrare in un meccanismo così complesso e rodato non è facile, in squadra c'è gente più scafata, pochi giovani, e per Giampaolo può essere più complesso. Non sta andando benissimo, e la piazza di Torino non ha troppa pazienza ma gli andrebbe dato tempo...".

Senza risultati, come fare?
"Le colpe non sono tutte sue, ci sono giocatori che non hanno un rendimento così elevato... Stasera potrebbe essere già una bella prova.


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