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Lippi: "Sono stato vicino alla Roma in passato. Zaniolo ha grandi doti, ma non credo che possa fare una carriera come quella di Totti"

di Simone Valdarchi

Marcello Lippi, commissario tecnico dell'Italia campione del mondo nel 2006, ha parlato durante la trasmissione "FoodSport" in onda a Radio Radio. Queste le sue dichiarazioni:

Come nasce il rapporto che ti lega a Totti?
"C’era una grande stima da parte mia anche prima del suo infortunio. Vedevo che stava nascendo qualcosa di importante (prima del mondiale, ndr) ed il segreto è quello lì. Vidi che Francesco si fece male e la mattina dopo andai a trovarlo in clinica. Lui mi disse che gli dispiaceva per l’accaduto ed io risposi che doveva pensare a guarire, per venire al mondiale. Lo feci perché lo sentivo, sapevo che ce l’avrebbe fatta pur non essendo al 100% dall’inizio. Francesco questo lo ha apprezzato molto. Venne a stare con noi in nazionale poco dopo che si era fatto male, nonostante il forte dolore alla caviglia. Nessuno, da quel momento in poi, si permise più di non rispondere".

Mai stato vicino alla Roma?
"Sì, sono stato vicino alla Roma, abbiamo parlato qualche volta ma poi il discorso non è proseguito. Se alleni i grandi club un minimo di competenza tecnica devi averla, ma non vinci per la tattica. Vince chi riesce ad entrare maggiormente nella testa dei propri giocatori".

Chi sceglie tra Totti e Del Piero?
"Due numeri 10 straordinari. È come dire Pelè o Maradona. Però avendo bisogno di altre caratteristiche in attacco difficilmente li facevo giocare insieme".

Un parere su Zaniolo? 
"Tutti i giovani di talento sono osservati dai grandi club. Questo non vuol dire che Zaniolo sarà venduto. Alcuni giocatori diventano i simboli delle proprie squadre e lì trascorrono tutta la carriera. Zaniolo ha tecnica e grandi doti atletiche. Non penso che però possa fare una carriera come quella di Totti".


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