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Lucchesi: "Lo scorso anno avevo dato la mia disponibilità a Baldini per tornare a Roma, ma non c'era bisogno di me"

di Claudio Lollobrigida
Fonte: teleradiostereo

L'ex dirigente romanista Fabrizio Lucchesi ha parlato di Roma, di Zeman ed ha svelato un retroscena circa un suo possibile ritorno in giallorosso nel recente passato. Queste le sue parole.

Zeman a Pescara?
“E’ curioso, appena sono arrivato alla Roma la prima cosa che ho fatto è stato chiamare Zeman per dirgli che era stato avvicendato con Capello. Quando ero a Pescara, ho chiamato Zeman per valutare la sua disponibilità. Ci avrei pensato una notte prima di prendere Zeman, perché è un allenatore che di cui devi sposare la sua filosofia e pensavo Pescara non fosse pronta per lui. Gli comunicai che non sarei rimasto a Pescara e mi disse che non riusciamo mai a lavorare insieme, ma mi rispose anche:”Chissà”.

Ritiene che la Roma era pronta per Zeman la scorsa estate?
“I risultati dimostrano che c’è qualche problema di incongruenza. E’ un po’ più facile prendere un allenatore come Zeman perché o lo prendi o non lo prendi, sono trent’anni che gioca uguale nel momento che lo scegli lo devi sposare. Lui è uno che non ti finisce mai di sorprendere, ha fatto esordire e ha valorizzato certi giocatori su cui non avrebbe puntato nessuno. Però c’è chiaramente un problema patrimoniale per la società perché certi giocatori sono più importanti”, ha rivelato a teleradiostereo.

C’è la possibilità che possa tornare a Roma?
“Io tornerei di corsa, ho anche dato la mia disponibilità l’anno scorso parlando con Franco Baldini, ma non c’era bisogno di me. Abbiamo fatto scelte diverse che rispetto, non ti dico che son contento ma non le critico queste scelte e non è finito il mondo”

 


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