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Lucchesi: "Roma mediocre, servono campioni. Luis Enrique non lo avrei ingaggiato. Totti pigro? No, al massimo permaloso.."

di Redazione Vocegiallorossa
Fonte: "La città nel pallone" - Radio Ies

Fabrizio Lucchesi, ex dirigente giallorosso oggi direttore generale del Pescara, è intervenuto ai microfoni di "La città nel pallone" su RadioIES. Queste le sue parole:

Sul progetto Roma

"Con franchezza, non mi sono fatto ancora un'idea precisa. la Roma è un cantiere aperto, e c'è ancora da lavorare un bel po' per avere un quadro preciso della situazione. Vedo buona volontà, ma il progetto è partito in ritardo. Le difficoltà le ha avute Sabatini all'iniizo perché non riusciva ad essere operativo, difficoltà perché bisognava vendere per fare mercato. Mi auguro che venga completato questo lavoro al più presto, ma non credo basti questa sessione di mercato per avere una Roma già formata. La Roma di adesso è peggiore di quella dell'anno scorso, per quanto il managemnet sia di grande qualità.
Si devono prendere campioni, non riserve. Finora hanno preso alcune riserve, per migliorarsi c'è bisogno di campioni, oltre a quelli che la Roma ha già. Ancora non ho capito qual è la disponibilità economica di questa società. Perché se fai una squadra di giocatori normali fai una rometta. Nessuno crede che questi siano gli americani di Alberto Sordi, però qualcosa di più ci sia aspetta".

Avrebbe preso Luis Enrique?

"No, prima di tutto perchè non lo conoscevo se non di nome. L'allenatore è importante, soprattutto per una squadra nuova. Però se ne parla bene in tutta Europa, malgrado abbia allenato una primavera. L'ingaggio è quello da grande allenatore però. Poi per carità,. mi auguro divenga il nuovo Mourinho. E' l'ennesima scommessa. che sicuramente dimostra la voglia di rinnovare, però poi la domenica si scende in campo e i  risultati contano".

Sul lavoro di Sabatini

"Walter Sabatini è un grande dirigente, molto capace, stimato in tutta Europa. Sta lavorando bene, con pochi soldi, tempistiche sbagliate e tanta voglia di far bene. Anche Pradè era un bravo dirigente, ha fatto dieci anni di miracoli. L'idea che mi sono fatto è che si punti a target importanti, ma che poi non si riesca a chiudere per limiti economici. La società deve essere chiara su quali sono gli obiettivi, il tifoso romanista se viene preso in giro si incazza. Per ora vedo la Roma assestata su un piano mediocre".

Su Totti

"Nell'equilibrio interno alla società, bisogna recuperare il rapporto con Francesco. Un Totti sereno a Trigoria porta punti anche la domenica. Oltre al fatto che stiamo parlando di un grandissimo campione.
Totti non è "pigro" come dicono, Totti è permaloso. Totti è Totti, Francesco o lo prendi così o non lo prendi. Ma in realtà non puoi non prenderlo, è un campione di livello assoluto".

Su Osvaldo

"Sento spesso l'accostamento con Batistuta, ma il paragone non regge. Gli auguro ovviamente di avere una carriera simile".

Sulle cessioni

"Vucinic è stato venduto bene, e non c'erano le possibilità di tenerlo a Roma. Inoltre se non lo vendevi non facevi mercato, è una coperta corta lo so, però la situazione è questa. L'ideale era tenere Vucinic e prendere un altro attaccante di livello, ma non era possibile".


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