Luis Enrique non si nasconde: "Fuori dalla lotta scudetto"
Fonte: Lorenzo Serafini - Paesesera.it
Luis Enrique difende Lamela dall'entusiasmo, chiede pazienza, e tira fuori la Roma dalla corsa scudetto. Il tecnico spagnolo è tornato oggi a parlare ai cronisti, alla vigilia della difficile sfida contro il Genoa, in programma domani sera al “Marassi”.
La vittoria striminzita con il Palermo, grazie al bellissimo gol dell'esordiente Lamela, non ha convinto i critici, ma a sentire il tecnico è stata un'importante iniezione di fiducia. “La cosa più importante è sempre il risultato. Nella nostra situazione, la vittoria ci ha dato più fiducia”.
Fuori dai giochi – Non c'è spazio per questa nuova Roma nella corsa al tricolore. Il campionato non ha ancora trovato il suo dominatore incontrastato, nessuna squadra riesce a spiccare il volo distaccando le altre. Ma Luis Enrique, per quanto rinnovi la fiducia nei suoi giocatori, non li ritiene ancora pronti per giocarsi lo scudetto. "Per adesso non possiamo vincere, non siamo ancora una squadra forte. Ho parlato dell'Udinese, per il suo score, 10 gol fatti e 1 subito, noi ancora siamo in costruzione. Non so cosa succederà tra 3, 4 mesi. Non guardo alla classifica, non mi interessa altro che il Genoa". Se domani sera dovessero arrivare altri tre punti, i tifosi guarderebbero alla classifica con occhi diversi, magari sognando un po'. Ma non Luis Enrique. Per il tecnico spagnolo conta il gioco, l'atteggiamento, non i punti conquistati. “Dipende da come saranno fatti. Se sono con la sofferenza di Palermo, non potremmo tirare conclusioni positive. Il risultato è la cosa più importante, ma per me il modo di come ci arriviamo è importantissimo. Ancora ci sono tante cose che non mi piacciono, dobbiamo controllare tante cose, altrimenti è un 'va e viene'. Invece la nostra rosa deve diventare più forte in questa situazione. Preferisco vincere in queste due partite, ma non cambierebbe se non la vinciamo come vogliamo...".
Le scelte – Tra i convocati out Kjaer, Simplicio e Pjanic oltre a Totti, che potrebbe tornare dopo la partita di sabato contro il Milan. C'è però il protagonista di domenica, il “Coco”Lamela, che Luis Enrique protegge e coccola, tenendolo a riparo da facili e deleteri entusiasmi. A chi parla di “esplosione”, il tecnico spagnolo invita alla calma. “ Ha fatto una partita...ha diciannove anni, esplosione è quando farà 10-15-20 gol. Tranquillità! Per la sua testa, la migliore cosa è quello che sta facendo: lavora con umiltà e tranquillità. Ha fatto un gol, una buona partita, ma non è un'esplosione ma un inizio meraviglioso. Tranquillità!". Con l'esclusione di Kjaer (affaticamento muscolare per il danese) sembra probabile rivedere in campo Juan, che contro il Palermo non ha giocato male, evidenziando però qualche deficit atletico. "Juan è nella lista, quindi può giocare. E' una situazione particolare perchè non giocava da mesi. La nostra proposta sarà sempre la stessa e dipenderà dall'avversario se questa situazione può cambiare. Cosa succederà dopo qualche giornata in cui abbiamo imparato a fare male agli avversari, io preparo una proposta, poi l'avversario ne prepara un'altra. 0-0 o 1-0, noi dobbiamo fare sempre la stessa cosa". A sorpresa c'è Greco tra i convocati, e non Simplicio, di nuovo fuori dopo il gol contro l'Atalanta. “Leo (Greco, ndr) mi piace, credo che il suo comportamento e la sua qualità possano esserci utili. Quando entra un giocatore, deve uscirne un altro. In questo caso è Simplicio...". Come al solito, le risposte che non arrivano durante la conferenza, sarà il campo a darle.