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Maresca: "Roma e Siviglia hanno entrambe il 50% di possibilità di passare. Ci sono poche persone esperte come Monchi nel mondo del calcio"

di Danilo Budite

Lunga intervista a Estadio Deportivo per Enzo Maresca, trascinatore del Siviglia da calciatore e poi nuovamente biancorosso come assistente di mister Montella nel 2017-2018. Il "Capo", come lo chiamavano i nervionenses, ha ricordato con grande passione il suo passato tra le mura del Sánchez Pizjuán, oltre a presentare ovviamente anche la sfida di Europa League contro la Roma in programma fra due giorni a Duisburg: "Sono molto legato alla gente di Siviglia e al Siviglia FC. Mi sono divertito, ho vinto e sono stato bene. Inoltre, mia moglie è sevillana e mio figlio Paolo è nato proprio a Siviglia. Il mio cuore è ancora là, quella è la mia seconda casa".

Che partita si aspetta tra Siviglia e Roma?
"In una partita così non ci sono favoriti, men che meno in questa situazione di emergenza. Roma e Siviglia sono due squadre molto forti, con esperienza internazionale e campioni capaci di risolvere tutto da un momento all'altro. Non voglio essere banale, ma secondo me hanno entrambe il 50% di possibilità. Anche perché si giocherà in un altro Paese, a porte chiuse: la salute, d'altronde, viene prima di tutto il resto".

Questo Siviglia, col ritorno di Monchi e l'arrivo in panchina di Lopetegui, è tornato ad esprimersi ad altissimi livelli.
"Monchi è fondamentale per Siviglia, Monchi è il Siviglia. Ci sono poche persone esperte di calcio come lui, c'è poco da dire. Quest'anno i biancorossi hanno lottato a lungo con Real Madrid e Barcellona, hanno attaccanti di qualità e sono convinto che potranno regalare tantissime soddisfazioni alla loro gente".


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