Martorelli: "Due anni fa lo scambio Dzeko-Sanchez l'avrebbero fatto al volo". AUDIO!
L'agente Giocondo Martorelli è intervenuto in diretta a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: "Tutti noi avevamo previsto un mercato di gennaio molto a rilento e senza trasferimenti importanti. L'avevamo preventivato e non è stata una novità, e per quello che sta accadendo ad alcune società, anche importanti, si prospetta non straordinario pure quello estivo. Il Milan si muove bene, ormai da tempo: Maldini e Massara sono stati lungimiranti nel programmare acquisti. Hanno saputo pazientare, mantenendo equilibrio con l'allenatore così da valorizzare i ragazzi presi. Questa rosa gli potrebbe consentire di giocarsi il titolo fino alla fine, è una squadra completa e strutturata in ogni reparto. Pioli può attingere a una rosa ampia e qualitativa. Invece tra le delusioni più grandi cito il Cagliari e il Torino, guardando le loro rose è impensabile vederli a così pochi punti. Il Cagliari ha fatto tanto mercato, ma è vero pure che i nuovi acquisti non hanno ancora la condizione fisica e atletica. Lo stesso Rugani viene da poche presenze, e secondo me al Cagliari serve ancora un mesetto per far trovare la condizione a questi giocatori, in grado di tirarli fuori dalla zona critica. Sicuramente miglioreranno la loro classifica, non credo retrocederanno".
Mandzukic è il miglior colpo di gennaio?
"Non sono tutti Ibrahimovic, che anche giocando in America ritrovano la condizione subito. Lui dopo la Juve è stato negli Emirati, e non essendo più così giovane va capito in che condizione lo si ritrova. Il giocatore, però, è di assoluto valore, preso anche nell'ottica di una possibile assenza di Ibrahimovic. I rossoneri si sono mossi meglio di tutti".
Giroud potrà essere il prossimo vice-Morata?
"Ormai giocatori tipo Giroud la Juve non credo li prenderà più in considerazione".
Però va via a parametro zero.
"La Juve deve guardare avanti, e l'esperienza mi insegna che guardano ai giovani e fanno investimento di assoluto valore. Le scelte sui parametri zero non sono state molto premianti negli anni passati: magari possono anche farla, ma non credo sia l'operazione da obiettivo importante. L'età passa per tutti, lo stesso Ronaldo ha 36 anni. Biologicamente si va verso una certa direzione, e credo non si faranno trovare sprovveduti in un ruolo così importante. Ci saranno altre opportunità, e non scordiamoci che si guarderà sempre di più al bilancio".
Due casi di mercato, Gomez e Dzeko. Uno risolto l'altro no.
"Mi sono sempre espresso su una linea chiara e coerente, che la famiglia Percassi avrebbe dato una certa direzione alle proprie volontà. Non volevano impreziosire altre candidate alla Champions, e in più hanno abbassato notevolmente la cifra per la cessione, permettendogli di andare all'estero. Apprezzo che abbiano seguito Gasperini, se qualcuno aveva dubbi se li sarà tolti: la società ha dimostrato di avere idee chiare e programmazione. Su Dzeko invece si è creato qualcosa negli ultimi giorni di mercato ma non c'era più il tempo materiale. E poi le risorse economiche, pensate al perché non è stato fatto lo scambio con Sanchez... Due anni fa l'operazione sarebbe stata fatta in due minuti. Fino a giugno, invece, sia Dzeko che Fonseca dovranno dimostrare solo di tenere fede alla società Roma".