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Moggi: "Non era il sistema Juventus, era un modus vivendi"

di Luigi Di Meo

«Qui non ci sono colpevoli, qui c'è il lavoro di gente che cercava di fare l'interesse della società. Non era il sistema Juventus, era un modus vivendi». Lo ha detto Luciano Moggi, parlando di calciopoli, a «Ventura Football Club», condotta da Simona Ventura. Secondo l'ex dg bianconero «è mancata la società, non ci hanno difeso»

.«La sentenza è stata fatta sul sentimento popolare, che poi è indirizzato dai media». Sulla questione legata alla schede svizzere, Moggi aggiunge: «Non è reato possedere una scheda svizzera». L'ex dg della Juventus ha parlato anche di Facchetti.

«Dicono che Facchetti è morto e non se ne può parlare: no, bisogna parlarne! Però non ho detto che Facchetti ha fatto un reato: allora faceva comodo a qualcuno dire 'questi sono i cattivì e cattivi in verità non ce ne sono».

Secondo Moggi «Giraudo ha fatto un errore a chiedere il rito abbreviato: ma era in Inghilterra, aveva fretta e con la fretta non si risolvono i problemi. Sono il primo a dire sia di Facchetti sia altri dirigenti che hanno fatto cose fuori posto, ma pure che Moggi e Giraudo non hanno fatto cose fuori posto. La verità è stabilire che non era un sistema di Moggi, Giraudo e Bettega. Tutto finirà quando diranno che Luciano Moggi non ha fatto niente».


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