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Mondiali 2010: Non saranno vietate le tende anti-altitudine

di Luigi Di Meo

Non saranno vietate dalle norme antidoping inglesi, ma le 'tende speciali che i calciatori della nazionale di Sua Maestà starebbero utilizzando per adattarsi meglio e in tempi più rapidi all'altitudine sudafricana, potrebbero creare qualche problema ai vari Lampard, Terry e compagnia. «Queste camere a ossigeno alzano i livelli dell'ematocrito degli atleti, con il rischio di superare i limiti imposti dalla Wada (Agenzia mondiale antidoping). Meglio allenarsi in montagna». Parola di Marcello Arca, ricercatore nel campo delle malattie genetiche dell'università Sapienza di Roma, e in prima linea nella lotta al doping. «La scarsa disponibilità di ossigeno riprodotta da questi dispositivi - spiega Arca all'ADNKRONOS SALUTE - produce un aumento dei globuli rossi nel sangue. Questo comporta un maggior trasporto di ossigeno ai muscoli, che diventano così più resistenti alla fatica, con conseguente miglioramento delle prestazioni sportive».

«Utilizzando queste tende o camere ipossiche - spiega l'esperto - è come se gli atleti venissero portati ad allenarsi a tremila metri. La scarsa disponibilità di ossigeno costringe infatti l'organismo umano ad un immediato adeguamento». E anche questo non va bene. «Molto meglio anticipare il ritiro della squadra e allenarsi in montagna», sottolinea Arca. «L'adattamento all'altitudine è preferibile che avvenga in modo fisiologico e costante e non artificiale e repentino». La Nazionale azzurra non corre alcun rischio: in Italia questi dispositivi sono vietati dalle norme antidoping.


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