Mondiali 2018: la stampa inglese accusa la Fifa
Un'umiliazione annunciata, inevitabile conseguenza di pessima organizzazione, mancanza di leadership e grossolani errori, ma il vero autogol "é quello della Fifa".
Tra rabbia e delusione, accuse e attenuanti, la stampa britannica commenta la sconfitta dell'Inghilterra che ieri in poche ore è passata da favorita per ospitare i Mondiali di calcio del 2018 al ruolo di grande ripudiata dal calcio mondiale. Tante le ragioni dietro la secca bocciatura della Fifa, comprese - suggerisce il Guardian - le recenti accuse di corruzione rivolte dalla stampa britannica al governo del calcio mondiale. Ma i soli due voti che la candidatura inglese ha raccolto sono una vera umiliazione "pari - secondo il Guardian - solo alla disfatta contro la Germania nell'ultima Coppa del Mondo". Nel suo corsivo "Un'opportunità mancata", il Times elenca alcune delle cause del fallimento: la mancanza di fondi, di un leader autorevole, le incertezze che hanno preceduto l'appuntamento di Zurigo. L'esatto contrario di quanto era accaduto per la candidatura alle Olimpiadi 2012 quando a Singapore nel 2001 Tony Blair aveva guidato un team vincente. Ma nel contempo l'autorevole quotidiano non manca di sottolineare come il sistema della Fifa sia "enormemente corrotto" e che necessiti di una immediata riforma perché "le scelte di ieri sono un'umiliazione per l'Inghilterra ma soprattutto imbarazzanti per la Fifa stessa".
Altrettanto duro il commento del Daily Telegraph che riporta le parole di Andy Anson, direttore generale della candidatura inglese, che ha definito "incomprensible" la vittoria della Russia". E nell'editoriale - citando una famosa frase di Wiston Churchill - ha descritto la Fifa come "un indovinello impenetrabile racchiuso in un'enigma misterioso".
"L'autogol della Fifa", titola in apertura il Daily Mirror. Ancora più diretto l'attacco del Sun: "Truccato". Sulla stessa lunghezza d'onda il Daily Mail secondo cui le procedure della Fifa "sono forgiate nella corruzione", a tal punto che la sconfitta inglese è quasi un sollievo: "la vergogna non è aver perso ma al limite aver cercato di vincere con gli stessi metodi".