Monterosi, Lucchesi: "Ci sono calciatori che maturano prima, tipo Zaniolo con la Roma". AUDIO!
Fabrizio Lucchesi, DG del Monterosi, è intervenuto in diretta a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio: "Abbiamo momenti di alti e bassi, per arrivare a regime ci vorrà tempo ma siamo sulla strada giusta".
L'impatto con la Serie C è quello atteso?
"Salire di categoria è sempre un problema, io la realtà la conosco bene. Abbiamo scelto di far crescere la struttura, premiando chi ci ha lavorato finora, e lo stiamo facendo dopo qualche problemino iniziale".
Ogni gara cos'è per voi, in quel girone?
"Ci sono dodici squadre che hanno fatto la Serie A, Palermo ha un milione di abitanti, Monterosi un migliaio... Roba che non c'entra niente. Forse questo fa sì che si possa creare un piccolo laboratorio di sviluppo di idee e di mestiere: il presidente è creativo. Tifosi non ne abbiamo, gli altri incassano e noi no, è una cosa atipica".
Che ne pensa della situazione Vlahovic?
"Sono sorpreso, sembrava che ci fosse più di una semplice intesa tra la Fiorentina e il management del ragazzo. Ora è venuto fuori un pasticcio: la Fiorentina aveva trovato equilibrio dopo 2-3 anni di sofferenze e questa storia può portare solo problemi, Vlahovic stesso non è più lui da qualche partita. A gennaio poi penso ci sarà da sostituirlo...".
Cosa dovrà fare la Fiorentina?
"Provare a fargli cambiare idea ma non so in che modo. Se si arriva a questa dichiarazione significa che i giochi son fatti e che lui ha già un'intesa con qualcuno".
La Juventus?
"Potrebbe essere. Arrivati a questo punto penso sia impossibile fargli cambiare idea. Mi auguro che il ragazzo abbia il buonsenso di dare il meglio fin quando questa storia non si risolve ma nel frattempo la Fiorentina dovrà avviare un'operazione di ricerca. Non è facile sostituire un campione così".
I cartellini dei giocatori non sono più asset?
"No, non sono d'accordo: il valore patrimoniale esiste ancora, dovrà cambiare il modello. Andranno riviste certe regole... Parliamo di modelli di calcio romantico quando invece è da decenni in corso un grande processo di rinnovamento. I giocatori sono sempre andati via per soldi, mai per altro, oggi un po' più veloce degli anni scorsi. Andranno regolamentate le attività dei procuratori che però sono figure di cui non si può fare a meno".
La Fiorentina può far leva sulla scadenza e sulla possibilità di trattenerlo a scadenza?
"Può succedere per cercare una soluzione. Tutti però sappiamo che in pochi al mondo possono permettersi il lusso di lasciare 50-60 milioni. Ricorda un po' la storia di Chiesa, o di Toni qualche anno indietro. Per me però la cessione ci sarà e al prezzo che farà il mercato. Quando un giocatore è così pubblicamente dichiarato...".
Portare a casa 40 milioni è un successo?
"Arrivare a quanto è stato offerto in estate è un miracolo, avvicinarsi pure. Se poi a qualcuno si creasse la necessità dell'attaccante, potrebbe pure strapagarlo. Fa bene la Fiorentina a chiedere una cifra provocatoria, fuori mercato".
Che ne pensa del tempismo di Commisso?
"La voglio leggere come una comunicazione forte, ha preso posizione con chiarezza per evitare male interpretazioni nella querelle. Di contro però il mercato recepisce il messaggio totalmente opposto: chi lo vuole, venga a prendersi il calciatore. Io apprezzo la trasparenza, tanto di segreti non ce ne sono in questo mondo".
Il problema della Fiorentina è che oggi manca l'alternativa a Vlahovic in rosa.
"Il mercato sa che cercano soluzioni e che devono andare a comprare. Come si presentano a negoziare qualcuno nel ruolo, riceveranno una richiesta esagerata perché sanno che sono pronti ad incassare ed hanno bisogno".
Il Napoli è partito forte.
"Il punto di forza è stato aver cambiato pochissimo la rosa, conservando giocatori importanti come Osimhen ed inserendo Spalletti, che ha tirato fuori una coesione fortissima col gruppo. Ad oggi meritano ampiamente la posizione in cui si trovano".
Si aspettava questo Mazzarri a Cagliari?
"Parliamo di un rientro importante, di un allenatore che mi risulta avesse avuto altre proposte. Quando subentri puoi essere bravo quanto vuoi, ma lo fai perché c'è un problema. Ci sono volte in cui trovi subito il bandolo della matassa, altre in cui ci metti un po' e altre ancora in cui non lo trovi mai".
Rimbalza il nome di Lorenzo Lucca: una sua opinione.
"Il calcio è pieno di giocatori che maturano prima e altri che lo fanno dopo, negli anni. Penso per esempio a quando comprammo Toni 18enne all'Empoli o a Zaniolo, che prima della Roma è passato da Firenze e Milano".