Nani: "Non riesco a trovare una favorita tra Milan, Napoli e Inter per lo scudetto". AUDIO!
L'osservatore e dirigente sportivo Gianluca Nani ha parlato a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio, iniziando nell'intervista dai problemi della Nazionale italiana: “Può sembrare strano, ma questa eliminazione pesa meno della prima: siamo stati sfortunati, giocando bene. C’è stato il record di risultati utili di fila… In dei ruoli siamo scoperti, Mancini ha fatto un ottimo lavoro”.
Però è la seconda volta di fila…
“Brutta botta soprattutto per il calcio italiano che subisce un deprezzamento”.
Da Gravina si aspettava passi indietro?
“Tendiamo sempre a cercare colpevoli, io da subito ho sperato che Mancini rimanesse. Qualcosa è stato sbagliato, certo, ma i rigori all’ultimo minuto purtroppo fanno parte del gioco. Abbiamo perso spinta, mancano leader e opzioni davanti”.
Come curare il nostro calcio?
“Bisogna essere più coraggiosi, dare più spazio ai giovani. Anche gli allenatori, prima di chiedere rinforzi, guardano chi hanno tra i ragazzi? In Inghilterra dicono: Old enough, good enough. Se sei bravo l’età non conta”.
Nei settori giovanili si procede nel modo giusto?
“Vado controcorrente, non sono contrario agli stranieri. Ricordiamoci che il Mondiale dell’82 l’abbiamo vinto quando abbiamo riaperto le frontiere. Gli inglesi tengono una politica per cui chi viene da fuori debba apportare qualcosa al campionato, con dei parametri. Attenzione alla selezione, togliere spazi ai nostri giovani per stranieri non all’altezza non è giusto ma non bisogna chiudere del tutto, si cresce giocando con quelli bravi”.
Cosa ha detto Juventus-Inter di ieri sera?
"Ieri è arrivata una sentenza, la Juventus lotterà per la zona Champions ma non per i primi tre posti. Mi sono divertito a vedere la partita, ieri non sono stati fortunati ma devono essere orgogliosi della prestazione fatta. Lo stesso vale per l'Inter: non è in grande condizione, ma ha lottato con lo spirito giusto. Sono queste le partite che ti fanno vincere lo Scudetto. Per la vittoria dico 33-33-33, non riesco a trovare una sola favorita tra nerazzurri, Milan e Napoli".
Dybala è adatto per la Premier League?
"Partiamo da un assioma: è forte, punto. Poi sì, ti condiziona a giocare in un certo modo: la Juventus ha fatto certe valutazioni, hanno i loro perché. Come ogni calciatore forte può giocare ovunque, e la Premier League non è più fisica come un tempo, pur essendo intensa".
Come si è ambientato Conte a Londra?
"Lui è sempre in pieno controllo e mi pare l'abbia dimostrato con i risultati negli anni. Ricordo che col Chelsea che si era salvato alle ultime giornate, più due-tre inserimenti, è arrivato a vincere il titolo. Se raggiungesse il quarto posto sarebbe un miracolo, una grande cosa. Per adesso il giudizio è estremamente positivo".
Come analizzare questo momento dell'Atalanta?
"Meritano solo complimenti, una squadra di provincia che spesso faceva la B negli ultimi anni è arrivata a fare la Champions League e ai primi quattro posti del campionato grazie a un calcio divertente. Esistono certe annate, e comunque sono lì in classifica: sono stati anche sfortunati, Zapata e Ilicic sono due giocatori importanti, mettici un Muriel che non sembra in forma come negli anni passati e questo lo paghi".
Perché non vede un po' più favorito il Milan?
"Mi spiego, possono sembrarlo: se dovessero vincerle tutte, d'altronde, poco da dire. Si sono meritati tutto, Napoli e Inter però hanno dato dimostrazione di grande forza e risultati importanti. In più oggi il Milan ha solo i punti potenziali, sarà un bel finale di campionato".
Chi sarà il prossimo uomo-mercato della Premier?
"Non rinnovasse, Salah potrebbe guardare all'estero. La verità è che però le squadre più ricche sono tutte lì".