Nevio Scala: "La Roma doveva cambiare diversi giocatori"
Fonte: Radio Ies
L’ex allenatore del Parma Nevio Scala, in carica per 7 anni dal 1989 al 1996, intervenuto questo pomeriggio ai microfoni di "A Tutto Campo", trasmissione in onda su RadioIES 99.8, ha parlato del momento della squadra giallorossa: Domenica 12.30 Parma-Roma due squadre che non stanno facendo bene. "Non mi aspettavo un avvio così difficile da parte di entrambe le squadre. Il Parma ha cambiato allenatore,ha una squadra di giovani interessante e desiderava puntare in alto. La Roma ha cambiato poco, dopo la straordinaria annata pensava di potersi ripetere e questo inizio di stagione è davvero una doccia fredda. Non ci sono motivi ben precisi: la Roma può essere un po’ appagata dall'annata passata. Forse alcuni giocatori si sono adagiati, anche se Claudio so che è un allenatore che si fa sentire spesso e duramente in queste occasioni”. La causa della crisi giallorossa. “Un motivo, forse il più decisivo: i giocatori della Roma è molto tempo che giocano insieme, guidati prima da Spalletti e poi da Ranieri. C'è una situazione psicologica rilassata, forse la Roma avrebbe dovuto cambiare più elementi, inserire dentro giocatori nuovi, ovviamente di talento. Sono sicuro che i giocatori della Roma sono grandi professionisti oltre che ottimi giocatori ma lo stare insieme da tanto tempo diminuisce il mordente e la voglia di ottenere grandi risultati”. Su Francesco Totti. "Totti non è ancora al massimo, comincia ad avere anche un'età avanzata per un calciatore, e deve essere gestito in un certo modo". La sisutazione societaria influisce? “Non credo che questo sia un motivo per cui i giocatori debbano sentirsi così in difficoltà. La società si sta comportando correttamente, non mi sembra vengano meno gli stipendi o gli eventuali premi. I giocatori non devono interessarsi di queste cose, anche perchè hanno contratti a lunga scadenza”. Condizione atletica non è un problema. “Se la Roma avesse un problema fisico ad inizio stagione, sarebbe davvero preoccupante. I problemi non penso siano da rintracciare lì, ma a livello psicologico. Forse basta una vittoria per ridare le energie nervose che mancano”. A Parma aveva insistito molto sul tetto ingaggi. Come mai? “Quando allenavo il Parma uno dei miei pilastri era il tetto ingaggi. Dissi al presidente che potevamo raggiungere grandi risultati se all'interno della squadra ci fosse stato un equilibrio di ingaggi. Il settimo anno di gestione, con l'acquisto di Stoičkov si sono rotti gli equilibri. Non se è così anche nella Roma, con la presenza di un Adriano che non gioca e prende più soldi di Vucinic che invece gioca, possa aver rovinato qualcosa”. Scala alla Roma? "E' un po’ di tempo che studio calcio e vedo partite, mi è tornata voglia di una panchina. In maniera serena e tranquilla sono pronto a tornare. Io ho un bellissimo rapporto con Roma e con la Roma, conosco perfettamente tutti i componenti della società. Sanno chi sono e dove sono, ogni tanto ci sentiamo. Sono convinto però che Claudio farà ancora bene e siederà ancora a lungo sulla panchina della Roma".