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Olivieri: "Dodò mi ha impressionato. Lamela? Diventerà grande"

di Claudio Lollobrigida
Fonte: Centro Suono Sport

Il talent scout Attilio Olivieri ha rilasciato alcune dichiarazioni a Centro Suono Sport. Vediamole.

Qual è l’eta giusta per capire se un ragazzo vale?
“C’è molta confusione in questo senso, credo che il calcio sia un percorso in cui servono insegnamento e pratica sin dai pulcini”.

Qual è il giocatore che ti ha sorpreso di più?
“Non guardo mai questa cosa, quando seleziono un bambino cerco di vedere delle caratteristiche come l’intelligenza calcistica. Poi deve avere la fortuna di trovare un istruttore giusto. Anche la famiglia è molto importante nel percorso di crescita, io ho sempre cercato di capire che tipo di genitori hanno e la Roma, in questo senso, è sempre stata brava a capire i comportamenti".

Cosa fa la differenza per diventare grandi giocatori?
“La testa e l’istruttore. Io non faccio altro che cercare i bambini che reputo adatti".

Quali calciatori hai scoperto della Roma Primavera?
“Piscitella, Matteo Ricci. Del ’91 Bertolacci e Crescenzi, quest’ultimo non so perché sia stato portato a fare l’esterno di centrocampo, secondo me è un grandissimo terzino. Mi ricordo anche Florenzi, pensavo che la Roma lo tenesse in rosa quest’anno. Anche Sabelli, quando l’ho scovato io giocava in avanti, adesso fa il terzino e deve curare la fase difensiva”.

Come si sceglie un istruttore?
“Si deve creare uno staff che pensi alla stessa cosa, spesso quando non si trovano istruttori adatti è bene crearli in casa propria”.

I procuratori?
“Un grosso problema, in Italia ci sono delle regole ma non vengono rispettate. Cosa possiamo dire ad un procuratore che va a parlare ad un ragazzo del ’99? La domanda si dovrebbe fare alla FIGC“.

Che ne pensi di Lamela?
“Quando troverà i tempi giusti, scoprendo pienamente le sue qualità, sarà un grande calciatore. Credo che la Roma stia facendo un grosso lavoro, di pazienza”.

Borini?
“Non è proprio un giocatore che mi fa morire, non discuto le qualità ma a me piace chi accarezza il pallone non chi lo picchia. “

Dodò?
"Ho sentito dire che è paragonato a Roberto Carlos, l'ho visto cinque minuti e mi ha impressionato. Parte da dietro ed è velocissimo, può essere un'ala vecchia maniera. Mi piace tantissimo, se la Roma lo prendesse farebbe un grande acquisto".

Il pensiero di Luis Enrique sul gap tra le giovanili italiane e le prime squadre?
"Giusto, ma è una cosa che si dice da tantissimo tempo tra gli addetti ai lavori".

José Angel?
"A volte si può sbagliare ma tante volte può essere anche un fatto di ambientamento. Per esempio anche l'alimentazione che cambia da paese a paese può essere un fatto fondamentale".

Rosi?
"Ha perso brillantezza, forse perché è cresciuto fisicamente"

Dal Viareggio chi ha trovato interessante?
"De Silvestro della Juventus è molto forte, lo doveva prendere la Roma".

Bojan?
"Lui fa un calcio veloce e dovrebbe rallentare il suo ragionamento, però tutto dipende da cosa chiede l'allenatore. Gli spagnoli sono quasi tutti brevilinei, hanno una predisposizione diversa rispetto a quella italiana".

Nego?
"Può essere anche bravo ma non rientra nei miei gusti".

Nico Lopez?
"Non l'ho mai visto".


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