.

On This Day: "Un pirotecnico pareggio frena la rincorsa alla zona Champions"

di Danilo Magnani
Fonte: asroma.it

Continua la rubrica della Roma On This Day, che commemora ogni giorno un evento passato della storia romanista, pubblicato sul sito ufficiale Asroma.it:

"Un pirotecnico pareggio frena la rincorsa alla zona Champions"

30 aprile 2006, Verona – Stadio Marcantonio Bentegodi
ChievoVerona-Roma 4-4
Serie A, diciassettesima giornata del girone di ritorno

"A Verona ci si gioca l’aggancio alla zona Champions League. È il 30 aprile 2006, la Roma è quinta a 65 punti ed è ospite del ChievoVerona. La Fiorentina è quarta a quota 68 e va a Palermo contro i rosanero di Papadopulo. Se la Roma vince (e la Fiorentina perde) raggiunge i viola al quarto posto, ultima posizione utile per entrare nella competizione europea più prestigiosa accedendo dai preliminari.

La formazione romanista si presenta al Bentegodi con un paio di defezioni pesanti: Totti è infortunato da tempo (e lo sarà fino al termine del campionato), al suo posto il tecnico toscano opta per Taddei centravanti o falso nove. Mexes in difesa è assente, Kuffour farà le sue veci in mezzo alla retroguardia in coppia con Chivu.

La Roma parte bene, con la volontà di fare risultato e chiudere il match nel più breve tempo possibile: già al 4’ si ritrova in vantaggio con De Rossi, bravo ad approfittare di uno svarione difensivo di Lanna e a superare il portiere avversario, Fontana. Botta e risposta: il Chievo all’8’ pareggia i conti con Amauri, che in area corregge in rete su corta respinta di Doni. 1-1, dunque, dopo nemmeno dieci minuti. Al 14’ la formazione romanista va di nuovo avanti: De Rossi, da calcio d’angolo, salta più in alto di Mandelli sul corner di Taddei per il 2-1. La Roma gioca bene e si diverte. Con una serie di scambi di prima offre spettacolo al pubblico veronese. Al 22’ può allungare ancora, ma Mancini sbaglia il rigore del possibile 3-1. Ma il terzo gol è solo rimandato, al 25’ Taddei raccoglie l’invito di De Rossi e non lascia scampo all’estremo difensore di casa con un destro. Non è finita perché prima del riposo, i gialloblù accorciano con un sinistro preciso di Amauri (doppietta) su assist di Luciano al 36’. La formazione di Spalletti resiste, Doni sventa un paio di attacchi clivensi, ma non riesce a evitare il 3-3, che arriva al 4’ della ripresa con un destro di Luciano. Il pareggio fa sbandare la Roma, a tal punto da subire la rete del sorpasso: al 15’, Pellissier  si procura un rigore dubbio e lo trasforma. È una gara incredibile, piena di ribaltamenti e colpi di scena. Il 4-3 per il Chievo sembra chiudere la giostra, ma non è così. Al 17’, Dacourt disegna una traiettoria fantastica e dalla distanza trova il 4-4.

Di fatto, l’incontro finisce qui, con 8 gol segnati e tanto rammarico per la Roma, che poteva agganciare la Fiorentina al quarto posto. Già, perché l’undici di Prandelli cade a Palermo 1-0 (Di Michele gol) offrendo una chance unica ai rivali capitolini. Chance che però non viene colta. Tant’è, un vero peccato.

Resta un dato storico/statistico da menzionare: al 2006, è il terzo 4-4 nella storia della Roma. Uno è del 1935 contro il Milan, un altro è del ’64 con il Catania. Un anno e qualche mese dopo, nell’ottobre 2007, se ne verificherà un altro ancora con il Napoli in casa, all’Olimpico".


Altre notizie
PUBBLICITÀ