Pagliuca: "Anch'io vittima di un cucchiaio di Totti"
Fonte: "Roma caffè" - Radio Power Station
Questa mattina ai microfoni di RomaCaffè, programma radiofonico di RadioPowerStation 100.5, è intervenuto l'ex portiere dell'Inter, Gianluca Pagliuca
Approfittiamo della tua grande esperienza, sia con la maglia azzurra che internazionale, per parlare un po' della Nazionale di Cesare Prandelli, ti chiedo subito come vedi questa gara?
"E' una gara difficile, perchè la Serbia è una buona squadra e in più hanno perso clamorosamente la partita di sabato, quindi credo sia una sorta di ultima spiaggia. Si devono rifare, hanno una squadra buona, e credo che l'Italia avrà dei problemi contro una Serbia che cercherà di fare risultato positivo, da quello che dice il loro allenatore può bastaree anche il pareggio quindi credo che giocheranno in molto sul difensivo, contropiede e via".
Cosa manca, secondo te, a quest'Italia?
"Sicuramente manca anche un po' di esperienza perchè non dimentichiamo che Prandelli ha quasi ricreato la squadra, giocano tantissimi ragazzi giovani, giocatori che hanno sicuramente futuro, non si può pretendere il massimo, non si possono vincere gli Europei, penso che giocando tante partite, con l'esperienza accumulata nelle fasi della qualificazione, si ottengano ottimi risultati".
Abete ha detto che manca un centravanti stile Vieri. L'attaccante c'è, ed è Marco Borriello.
"C'è Borriello, c'è Pazzini, c'è Gilardino, non manca un attaccante stile Vieri. Secondo me manca solo un po' più di esperienza, a parte due o tre giocatori, sono tutti alle prime armi in Nazionale. Pur non giocando benissimo, hanno raccolto sette punti in tre partite, ci vuole solo un po' di calma, quindi secondo me fa bene Prandelli ad andare avanti per la sua strada".
A proposito di giocatori giovani, veniamo da tanti anni di Marcello Lippi ct della Nazionale; come vedi questa Nazionale giovane?
"E' un segnale molto positivo, Lippi e Prandelli sono due allenatori completamente diversi, Prandelli ha convocato subito Cassano e Balotelli, mentre Lippi non lo avrebbe mai fatto, ed è importante che il tecnico di Orzinuovi non si faccia condizionare dal carattere di un giocatore, da quello che dice il pubblico. Lippi probabilmente, quando doveva convocare un giocatore, si informava di come fosse di carattere, invece un giocatore dovrebbe essere convocato se è bravo altrimenti deve rimanere a casa. Credo che quando Prandelli ha convocato Cassano e Balotelli abbia fatto loro un discorso serio, li fa giocare, ma è ovvio che devono avere un comportamento adeguato, e si vedono i risultati: Cassano sembra un altro giocatore, e anche Balotelli, piano piano, sta crescendo".
Tu che di portieri te ne intendi, per questa Nazionale, vedi meglio Sirigu o Viviano?
"Ho grande piacere che in questo momento sia preferito Viviano, però Sirigu anche è un ottimo portiere, come tanti altri, ci sono ottimi portieri italiani in questo momento, e sono molto contento. Prandelli credo preferisca Viviano che ha forse un po' più di spregiudicatezza, più personalità. Certo che se Sirigu non avesse fatto quell'errore con l'Estonia, probabilmente ci sarebbe ancora lui, però si sa che in Nazionale non gli perdonano niente".
Prima di salutarci, ti chiedo un commento su Francesco Totti, premiato ieri a Montecarlo con il Golden Foot 2010.
"Un momento di critica nella carriera è normale. Secondo me è il giocatore più forte della storia di questa squadra, a trentaquattro anni è normale che non sia più il Totti di prima, anche causa di alcuni infortuni, credo rimanga sempre e comunque un grande. Sono stato anche io “vittima” dei suoi cucchiai, in un vecchio Roma – Bologna, su calcio di rigore!
Belle scene di calcio, con grande stima, grande rispetto, anche se non sarà più il Totti di prima, è un giocatore straordinario".