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Palermo, Iachini: "Se la Lazio gioca come sa, potrà impensierire la Roma"

di Alfonso Cerani
Fonte: lalaziosiamonoi.it

In esclusiva a lalaziosiamonoi.it ha parlato Giuseppe Iachini, tecnico del Palermo, una delle squadre rivelazione di questa stagione. All'allenatore sono state poste domande sulla squadra biancoceleste e sul prossimo derby:

Una corsa Champions davvero avvincente, con una Lazio grande protagonista. È rimasto sorpreso dalla stagione dei capitolini?

“Non proprio sorpreso. La Lazio ha un ottimo allenatore come Stefano Pioli, ha tanta qualità in squadra e un buon mix di giocatori giovani ed esperti che ha permesso loro di competere ai vertici del campionato. Ci sono ancora due partite molto importanti e la Lazio ha la capacità di poter chiudere la stagione da vera protagonista”.

Prima la finale contro la Juventus, poi lo spareggio Champions nel derby…

“Saranno due gare decisive e complicate, ma la Lazio ha dimostrato quest’anno di potersela giocare alla pari con tutte. La Juve arriva con i favori del pronostico, ma in una finale tutto può succedere visto che anche la Lazio ha frecce importanti nel proprio arco. Il derby poi è sempre una partita a sé, ma se la Lazio gioca come sa, potrà impensierire seriamente la Roma”.

Nel doppio confronto con i biancocelesti il Palermo non ha raccolto molto, pur ben figurando. Quali sono i punti di forza e deboli che è riuscito a carpire nella Lazio?

“È davvero una squadra equilibrata che gioca bene e si propone sempre. Cerca ogni volta di fare un gol in più degli avversari e quest’anno ci è spesso riuscita. Allo stesso tempo noi abbiamo fatto due buone gare senza raccogliere nulla, pur cercando di mettere in difficoltà i biancocelesti con le nostre armi, cosa che abbiamo cercato di fare tante altre volte con altre squadre peraltro. La Lazio però, come detto prima, è davvero completa, forte e qualitativa. Merita la stagione che sta facendo e di centrare l’obiettivo per cui sta lottando. Complimenti a Pioli e alla società”.

Felipe Anderson e Dybala, le due sorprese forse più ‘esplosive’ del nostro campionato. Hanno caratteristiche simili secondo lei?

“Ogni anno il nostro calcio ci riserva delle sorprese. Ad inizio stagione sono stati  ceduti anche per ragioni economiche Hernández e Lafferty, due attaccanti importanti. Abbiamo iniziato la stagione con qualche punto interrogativo, ma avevo grande fiducia del fatto che Paulo avesse potuto interpretare al meglio il ruolo di prima punta. È stata la svolta della sua carriera metterlo come centravanti, cambiando anche quello che era il suo percorso. Molti lo ritenevano una seconda punta o un trequartista, in realtà ha dimostrato lì davanti di essere molto più temibile. Contento per lui e per il Palermo che ne ha giovato delle sue qualità. Felipe Anderson? È sicuramente più esterno. Ama giocare sulla fascia, è veloce e ha un gran tiro. Sono entrambi giocatori di qualità non indifferente. Anche Pioli con il brasiliano è stato molto bravo a saperlo collocare, a dargli importanza e a farlo crescere con i tempi giusti”.


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