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Pecci: "All'estero hanno strutture migliori e più soldi. Non possiamo competere con spagnole e inglesi"

di Pascal Desiato
Fonte: tuttojuve

A tuttojuve.com ha parlato Eraldo Pecci, ex giocatore ed ora commentatore televisivo, che  fa il punto sulla situazione del calcio italiano e della Juventus:

Le piace questo campionato?

"È una serie A che si sta livellando sempre più verso il basso. Credo che questo poteva essere l'anno del Napoli, ma i partenopei hanno deciso di privilegiare la Champions League per una serie di motivi. La qualità è scesa anche in confronto agli altri tornei, basti pensare che la nostra squadra più forte, il Milan, è composta in attacco da due scarti del campionato spagnolo".

Cos'hanno in più all'estero?

"Strutture migliori e soldi. A oggi non c'è nessuna squadra italiana che può competere con i giganti del calcio spagnolo o inglese. Questo non significa che il nostro campionato non sia interessante e che non proponga buone cose, ma ultimamente ci stiamo accontentando: personalmente mi ritrovo a guardare sempre più spesso partite del campionato estero visto che le partite sono migliori. Anche le presenze allo stadio lo dimostrano, vai in Germania o in Inghilterra e gli stadi sono pieni, i biglietti costano meno che da noi e sono più incentivati. In Italia ormai la televisione ha preso il sopravvento e il tifoso è diventato un telespettatore".

Paragonandoci con le squadre straniere: questa Juventus può portare una ventata di aria fresca anche nelle prossime coppe europee, tenendo alto l'onore dell'Italia

"La Juventus sta facendo grandi cose in campionato e bisogna dare atto ad Antonio Conte per quello che sta facendo e anche ai giocatori che stanno dando il meglio di loro, ma in Europa è diverso e non basta. Secondo me così com'è soffrirebbe, perché non ha abbastanza qualità e con questa difesa, ad esempio, contro le grandi squadre del continente rischia davvero di fare fatica. Poi l'Europa è un'altra cosa, prendiamo l'Inter: prima di sollevare la Champions negli ultimi anni è stata eliminata più e più volte agli ottavi".
 


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