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Perinetti: "Per la Roma è un anno di transizione, Mourinho non ha potuto fare scelte radicali"

di Gabriele Chiocchio

Il dirigente sportivo Giorgio Perinetti, ora al Sienaè intervenuto nel corso di Parametri Zero su Centro Suono Sport.

Che partita si aspetta domenica?
"Quando c'è la sosta non si sa mai che squadra si ritrova, c'è curiosità di capire il Genoa perché ha cambiato l'allenatore, in una squadra che ha delle assenze importanti. C'è un grande entusiasmo a Genoa per il nuovo allenatore e per la nuova società è quindi c'è tanta attesa. Mourinho invece non ha avuto tanti giocatori da allenare vista la sosta".

Un giudizio su come si è costruita la Roma in questa sessione di mercato?
"L'estate scorsa e stata l'estate di un mercato difficile, gli esuberi hanno riguardato tante società. Tante società si sono ridimensionate. È stato difficile vendere per incassare dopo. Mourinho non ha potuto fare scelte radicali che potessero dare alla rosa una fisionomia tale da cambiare volto. È un anno di transizione in cui si deve ricostruire. Ora bisogna arrangiarsi in qualche modo anche perché non sono facili da collocare neanche i giocatori che Mourinho non considera".

Quali sono le difficoltà del mercato di gennaio?
"È un mercato complicato. Gli esuberi sono sempre da sistemare e non è detto che ci si riesca, poi c'è il fatto che i giocatori importanti dall'estero non amano cambiare molto in corsa, non c'è molta disponibilità in questo, ovviamente stiamo parlando di giocatori che possono migliorare la rosa sia della Roma che in generale. Queste sono un po' le difficoltà".

Maldini, Zanetti e Nedved. Queste bandiere veramente possono fare davvero la differenza in un club così importante anche in dirigenza?
"L'ex grande calciatore può dare certamente degli aiuti. Si deve preparare con calma al suo partecipare alle fortune della società. Sì, c'è l'esperienza da calciatore che bisogna ottimizzare in un'altra veste".

Ha la sensazione che sia un peccato che Totti non sia in dirigenza?
"Totti si lamentava che non veniva neanche interpellato e chiamato alle riunioni, un dirigente per maturare deve anche essere coinvolto in qualche scelta societaria".

Come sta andando la sua esperienza al Siena?
"Siamo partiti per fare la serie D, poi abbiamo avuto la sorpresa di essere ripescati in lega Pro venti giorni prima dell'inizio del campionato. Ci abbiamo provato e siamo partiti. Abbiamo esonerato Gilardino perché aveva una visione un po' diversa dalla nostra. La prossima stagione vorremmo tornare ad essere competitivi per tornare in B".


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