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Ponsacco, Tavano: "A Roma sono stato bene, devo molto a Spalletti"

di Marco Rossi Mercanti

Francesco Tavano, ex attaccante giallorosso con un passato nelle giovanili della Fiorentina, è stato intervistato dai microfoni del sito ufficiale della Roma. Queste le parole dell'attuale punta del Ponsacco, squadra militante in Serie D:

La condizione, prima di tutto. Come si sente?
“Bene, se non fossi stato in condizione avrei smesso…”.

E invece non ci pensa proprio.
“Ho ancora voglia. Mi piace allenarmi, giocare e ricominciare ogni anno come se fosse il primo. Mi diverto, amo giocare a calcio”.

Ponsacco che esperienza rappresenta per lei?
“Sicuramente una bella sfida. Come sempre, per tutti gli anni che ho affrontato, anche se sei in categorie diverse. Qui ho trovato un bell’ambiente. Ho voglia di continuare e di mettermi sempre in discussione. Cercando di fare il massimo in ogni partita”.

Sembra una frase fatta, a questo punto della carriera non lo è.
“Sono consapevole e convinto di poter dare ancora qualcosa. Siamo in fase di preparazione e di lavoro da fare ce ne sarà. Ho giocato tanto in Toscana fino ad oggi. Ho iniziato a Firenze, poi Pisa, Empoli, Livorno, Prato, Carrara, oggi Ponsacco. È una seconda casa per me questa regione, anche se sono di Caserta”.

L’ha menzionata, Firenze. La Fiorentina.
“Ero giovane e da lì partì tutto. Dopo aver fatto la primavera in viola, passai a Pisa e da lì iniziai a giocare tra i professionisti. Era la fine degli Anni 90. Ora siamo nel 2022, ne è passato di tempo”.

Se si guarda indietro?
“Non mi guardo indietro. Sono contento della carriera che ho fatto. Normale che uno ambisca sempre a fare di più. Ma sono più che soddisfatto di quello che mi sono conquistato sul campo. Ho giocato e fatto gol in Serie A, ho visto da vicino la Liga, la Champions League, ho fatto tantissimi anni di professionismo, segnando parecchio un po’ ovunque”.

A Roma arrivò nel gennaio 2007, ma restò solo sei mesi.
“In quella circostanza pesò soprattutto il costo del cartellino per il riscatto dal Valencia. La Roma non volle spendere i 10 milioni richiesti dal Valencia, la stessa cifra che mi pagarono un anno prima per prendermi dall’Empoli. Ma io a Roma sono stato bene, ho vinto una Coppa Italia e in campionato arrivammo secondi. Mi ritagliai anche il mio spazio in diverse occasioni, giocando 16 gare, realizzando due gol in campionato. In Spagna invece non ebbi grosse chance. Nonostante venissi dall’anno prima in Serie A dove segnai 19 reti. Successero un po’ di cose, ma il calcio è così. Ci metti tanto ad arrivare, poco a scendere giù”.

Spalletti disse di lei: “Tavano è tanta roba”.
“Devo solo ringraziarlo, il mister. Mi ridiede fiducia dopo i mesi di quasi totale inattività con il Valencia. Mi ha dato modo di giocare per un club prestigioso come la Roma, di giocare a fianco due fenomeni come Totti e De Rossi. Queste sono soprattutto le fortune di un calciatore, di condividere uno spogliatoio con campioni del genere. Io l’ho avuta, questa fortuna”.

Riparte la Serie A. Da osservatore esterno, da appassionato di calcio, che campionato ci apprestiamo a vivere?
“Prevedo un torneo molto equilibrato. Sei-sette squadre si equivalgono e tutte hanno valori tecnici indiscutibili. Sulle panchine ci sono allenatori di grande spessore tecnico e umano. La Juventus forse ha qualcosa in più rispetto alle altre. Ma ci saranno sorprese. E tante belle partite. Come sarà senza dubbio Roma-Fiorentina domenica sera. Due squadre che rappresentano un pezzo della mia carriera”.


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