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Pradè: "Non avevo dubbi sul ritorno di De Rossi, il merito è di Rudi Garcia"

di Emanuele Melfi
Fonte: TeleRadioStereo

Daniele Pradè, Direttore sportivo della Fiorentina, intervenendo a Tele Radio Stereo 92.7, ha dichiarato:

“Le vittorie danno energia, quattro gol in rimonta alla Juventus, una vittoria del genere mancava da tanti anni, e c'è una sintonia totale tra ambiente, società, tifoseria, giocatori, allenatore. Si è consapevoli di ciò che stiamo costruendo, per questo non siamo sorpresi. Finora anche quando avevamo perso punti avevamo giocato da Fiorentina, chiaro che perdere Mario Gomez significa perdere tanto, lo abbiamo scelto anche per avere alternative di gioco, non snaturandoci, perché continuiamo a puntare sul possesso palla. Ma siamo bravi anche a sopperire alle assenze, tenendo conto che si erano fermati Giuseppe Rossi stesso e Cuadrado, e che è ai box Ilicic. Ma la Fiorentina c'è, domenica lo abbiamo di nuovo dimostrato, ma non ci eravamo mai persi.

Giuseppe Rossi in questo momento è al cinquanta-sessanta percento. Sono un Direttore sportivo anomalo, perché vivo lo spogliatoio, sto a contatto coi giocatori, e posso dire che di Giuseppe Rossi i più grandi calciatori hanno sempre avuto rispetto, anche Totti e De Rossi. E' un grande campione, non una sorpresa, può fare ancora di più. Sapevamo di aver fatto la scelta giusta.

Non avevo dubbi sul ritorno a grandi livelli di De Rossi. E i meriti principali sono di Rudi Garcia, allenatore che ha curato e rimotivato un gruppo ferito, reduce da due anni traumatici. Garcia ha rivitalizzato il gruppo, ha dato fiducia prima agli uomini e poi ai giocatori, ha stabilito regole che vengono seguite, è lui a farsi seguire, e la Roma può sicuramente competere per lo scudetto fino al termine della stagione. Anche fronteggiando gli infortuni. Ha perso Totti, non devo spiegare io quanto Francesco sia grande. Ma con il collettivo si può andare avanti, perché la Roma ha un impianto di gioco, come noi, che dobbiamo fare ancora a meno di Mario Gomez. Tornando a De Rossi, stiamo parlando di un grande campione e di un ragazzo sensibile e ansioso, sentirsi circondato da fiducia e affetto lo carica, lo fa rendere al meglio”.


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