.

Prefetto di Roma: "Il derby meglio di giorno, auspico che i tifosi accettino la Tessera del Tifoso"

di Emanuele Melfi

«A Roma sono 'difficili' solo alcune partite, in particolare il derby, che nel girone di ritorno sono stato costretto ad anticipare per evitare scontri con il buio». Lo ha detto il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro nella conferenza stampa di metà anno della prefettura. «Infatti - ha ricordato - finchè c'è stata luce è andato tutto bene e i problemi sono subentrati quando è calato il buio. Questa rivalità così accesa non fa bene alla nostra città». A chi gli chiedeva se questo significasse dire addio a un derby a Roma di sera, Pecoraro ha risposto: «Non voglio dire questo, ma saremo molto attenti a ogni segnale e chiedo per questo la massima attenzione alle società e agli organi sportivi perchè si possa svolgere anche di notte in serenità». Il prefetto ha poi sollecitato interventi contro i comportamenti scorretti dei giocatori in campo. «Chiedo alla Lega Calcio e agli organi sportivi la massima severità per i fatti che avvengono in campo: servono squalifiche per i giocatori che simulano o aizzano la folla e questo può essere un deterrente». «Anche i giocatori in campo devono essere esemplari, devono avere comportamenti sportivi - ha proseguito Pecoraro - certi comportamenti, insulti o simulazioni non hanno effetto positivo ma possono diventare motivi di disordine. Chiediamo anche alle società di intervenire, perchè ciò è anche nel loro interesse».

Tessera del tifoso accettata da tutti e pugno duro contro le frange più violente delle tifoserie: sono i due assi sui quali si muove il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro per garantire l'ordine pubblico negli stadi, illustrati nella conferenza stampa di metà anno della Prefettura. «Ho parlato con il nuovo questore Tagliente, perchè abbiamo scritto insieme i decreti Pisanu - ha detto Pecoraro -: il nostro obiettivo è togliere dallo stadio le forze dell'ordine e gli scalmanati e farvi rientrare le famiglie. Bene dunque gli steward e le iniziative che vanno in questa direzione, come la tessera del tifoso, che serve a fare entrare solo chi ama la sua squadra e non chi ci va solo per fare disordini perchè, per essere chiaro, gli ultrà allontanano la gente dagli stadi - ha proseguito -. La partita è più bella dal vivo che in tv, per cui auspico che tutti i tifosi accettino la tessera e chi va a tifare la sua squadra non deve avere timori: quelli li devono avere solo chi va allo stadio a creare disordini». Pecoraro ha aggiunto di sperare che «ciò non costituisca un motivo di scontro tra tifosi e forze dell'ordine, perchè non faremo sconti. Non possiamo accettare che nostri operatori ritornino a casa insultati o feriti. Basta con i bollettini di guerra: noi cercheremo di usare il manganello il meno possibile ma certe cose non le accetteremo mai e non guarderemo in faccia a nessuno. Questa è la linea che ho dato al nuovo questore Tagliente, che è pienamente d'accordo con me». «Le partite - ha concluso Pecoraro - devono essere momenti di serenità: pochi scalmanati non possono dare l'immagine della Roma sportiva».


Altre notizie
PUBBLICITÀ