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Questione arbitrale, lavoro e determinazione la risposta della Roma

di Alessandro Carducci

"Se noi pensassimo che il campionato non è regolare, non dovremmo scendere in campo. È evidente che non è così. Se dovessimo pensare che strillando possiamo condizionare gli arbitri, faremmo un errore ancora più grosso, perché se facciamo una gara a chi ha la voce più grossa abbiamo finito di fare il nostro lavoro": questo il pensiero del direttore generale della Roma, Mauro Baldissoni due settimane fa a margine del convegno "La libertà di stampa nello sport", organizzato dall'Ussi.

L'ARBITRAGGIO DI IERI - La Roma è uscita solo con un punto da Bergamo, potendo recriminare per un fallo di mano in area avversaria con Damato che non ha voluto sentire ragione, ignorando le proteste dei giallorossi. Garcia finora non ha mai voluto parlare degli arbitri ma ieri, nell'immediato post gara, si è lasciato sfuggire una critica neanche troppo velata al direttore di gara: "Il presunto rigore? Togliamo la parola presunto, tutto lo stadio l'ha visto. Succede, magari capita un po' troppo a noi ma succede".

LA POSIZIONE DELLA ROMA - È stato anche scritto che il club, ieri, avrebbe contattato il designatore Braschi per lamentarsi degli ultimi episodi. La Roma, ufficialmente, non commenta e da Trigoria fanno semplicemente sapere che la posizione del club è quella espressa da Baldissoni due settimane fa: niente strilli né schiamazzi, quindi, ma solo la voglia di tornare al più presto a lavorare. 


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