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Renga: "Lo sgarbo di Rosella, colei che ha già battuto la Juve due volte"

di Giulia Spiniello
Fonte: Tuttomercatoweb

"La fuga di Burdisso ha aperto la strada a una delle sorprese del mercato: Borriello in giallorosso - scrive Roberto Renga nel su editoriale su Tuttomercatoweb-  Ci sono retroscena, che giustamente devono passare alla nostra piccola storia calcistica. Daniele Pradè (voto nove e mezzo; il dieci a Rajola, cuoco capace di cucinare piatti insoliti e vincenti, da Gambero Rosso: é lui il numero uno) domenica ha seguito la partita del Milan e ascoltato le dichiarazioni di Borriello, così sintetizzabili: adesso che é arrivato Ibra, quando gioco io? Parole ascoltate anche da Marotta. Pradè ha telefonato a Rosella Sensi. Marotta ha chiamato Borriello e l'intervento juventino é diventato pubblico: in serata agenzie e televisioni non dicevano altro. Pradè a Rosella: ci inseriamo e facciamo un dispetto alla Juve, che ci ha fatto pagare Burdisso tre milioni in più? Rosella: ci inseriamo, ma per prenderlo. A tutti i costi. Rosella ha ragionato come suo padre. A uno sgarbo si risponde con due sgarbi. Pradè é stato spedito a Torino e Milano e, in genere, ovunque si trovasse Borriello. Rosella si é messa in contatto con Galliani, che ha preso nel cuore della romanista il posto che era stato occupato da Moratti. Galliani ha annuito, abbassando anche la richiesta: dieci milioni da pagare in tre atti a partire dalla prossima stagione. Cifra adeguata. Tanto che la Sensi non ha avuto bisogno di ricevere l'assenso della banche: dieci milioni li può coprire con le prossime partite in Champions (é stato scritto il contrario: dimenticatelo. Come dovete dimenticare il messaggio che Totti avrebbe spedito a Borriello: falso). Pradè non ha mai mollato Borriello, che gli ha chiesto solo di poter dormire in un singolo, questione di abitudine. Bruno Conti ha ricordato a Borriello di quando, ragazzo, la Roma lo voleva già. Borriello si é scusato con Marotta: come posso dire no alla Roma? E così ci spinge tutti a riscrivere un pezzo di storia del nostro calcio. A Roma già sono felici per aver battuto la Juve due volte. Se poi batteranno anche Milan e Inter, ma sul campo, non basterà il Circo Massimo e Antonello dovrà scrivere un'altra canzone e Carlo Zampa inventare nuove definizioni per i calciatori della Roma.


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