Repubblica: Il 5 luglio la Roma passa a Unicredit
Fonte: Repubblica.it
Il lavoro dei legali termina qui. Come trapela da ambienti vicini alla banca, il vertice tra gli avvocati di Unicredit e Italpetroli è stato l'ultimo nell'ambito di un tentativo di accordo per evitare la sentenza arbitrale. Stessi attori della scena girata quarantotto ore fa: padrone di casa, questa volta, Carbonetti, legale Unicredit. Con lui, gli avvocati Di Gravio per la banca e Gambino e Conte per i Sensi. Quasi due ore di vertice in cui tutti gli elementi sono stati messi sul tavolo. Non serviranno altri incontri, i legali riferiranno in queste ore l'esito dell'incontro. Poi, sarà il momento dei verdetti: sì o no. La parola alla famiglia Sensi, che dovrà valutare l'ultima proposta della banca. Poi, il 5 - giorno dell'udienza arbitrale da Ruperto - la risposta definitiva.
SCENARI - In caso di accordo, prende quota l'idea della nomina di un trust (un soggetto giuridico che consentirebbe alla banca di mantenere una posizione defilata) a cui affidare la gestione degli asset - Roma in testa - in attesa che l'advisor (Rothschild avrebbe già ricevuto un mandato non ancora ufficiale) trovi acquirenti con cui trattare le dismissioni. Difficilissimo che i Sensi possano mantenere un ruolo gestionale senza avere il controllo. Senza intesa si andrebbe alla sentenza arbitrale, entro comunque la fine di luglio. Con quali scenari? In caso di vittoria di Unicredit, annullamento del piano di rientro sottoscritto due anni fa e ripristino della macchina giudiziaria dei decreti ingiuntivi. Poche le
possibilità di appello: l'unico ricorso che si può opporre ad un arbitrato è chiederne l'annullamento per gravi irregolarità. Difficilissime, in ogni caso, da dimostrare.
ALEMANNO GARANTE - Tra Italpetroli e Unicredit, la terza parte in causa è un soggetto silenzioso, che vive con il fiato sospeso l'evolversi di incontri, indiscrezioni, comunicati, scenari presenti e futuri: la città. A farsi garante del futuro giallorosso, Gianni Alemanno. "Non possiamo vigilare sull'aspetto economico - ha detto il sindaco nel corso del forum Italia-Africa - perché appartiene soltanto alla società e alla banca, ma possiamo e dobbiamo vigilare sul destino della squadra". Un po' di retorica per una nuova presa di posizione, forzando i concetti già affrontati due giorni fa. "Vogliamo una Roma forte che non abbia problemi di finanziamento alle spalle. Questo perché il tifo e il calcio appartengono alla storia della città. Staremo molto attenti, lo abbiamo detto chiaramente sia alla società che a Unicredit". Messaggio ricevuto.
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