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Retroscena e motivi dell'addio di Brozovic: si aspettava maggiore considerazione dall'Inter

di Emiliano Tomasini

Dopo 48 ore di colpi di scena, alla fine la fumata bianca tra Marcelo Brozovic e l'Al Nassr è arrivata nella serata di ieri. Una partenza pianificata dalla scorso gennaio quella del classe ‘92 - sottolinea il Corriere dello Sport - , quando si ragionava sui costi benefici per lo scambio con Kessie. In quel periodo si rafforzava l’idea dell’addio e che sì, uno come Brozovic era sacrificabile e soprattutto sostituibile tatticamente. Da parte sua - si legge - il croato non ha preso benissimo la gestione della sua società. Si aspettava una maggiore considerazione dopo aver rinnovato lo scorso anno ad un mese dalla scadenza, rinunciando ai soldi del Barcellona. Si spiegano così i suoi tentennamenti iniziali e quindi anche la volontà di andare via solo alle sue condizioni: la sua prima scelta era la casacca blaugrana, ma i catalani erano troppo distanti dalle pretese dei nerazzurri. E soprattutto non avrebbero avuto mano libera adesso: sarebbe servito più tempo, lo stesso tempo che l’Inter aveva invece bisogno di comprimere.


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