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Rizzitelli: "Se non cambia qualcosa, l'attacco rimarrà sterile. Disegno ambizioso, ma i tifosi saranno pazienti?"

di Simone Francioli
Fonte: Centro Suono Sport

Intervenendo alla trasmissione Febbre a 90° di Centro Suono Sport, Ruggiero Rizzitelli torna a parlare della Roma e delle impressioni avute dopo la prima gara persa con il Cagliari 2-1:

Come stai vivendo la nascita e lo sviluppo di questo nuovo progetto legato alla squadra giallorossa?

"E' davvero un disegno ambizioso. Ma mi chiedo: la gente di Roma quanta pazienza avrà? E' vero: ci sono tantissimi giovani, ma il fatto che ad esempio Osvaldo e Borriello, due prime punte, giochino sugli esterni, mi lascia qualche perplessità".

Luis Enrique è già un caso?

"E' presto per dirlo. Ma domenica in campo ho visto alcune cose che mi hanno fatto pensare: quando Stekelenburg ha la palla ad esempio, i difensori non lo guardano, ma si girano in direzione degli attaccanti. Questo impedisce al portiere di giocare il pallone. Non credo che Luis Enrique sia contento di questo".

Nonostante la Roma corra per sole due competizioni, il tecnico asturiano può contare su una rosa fin troppo abbondante, specialmente in attacco. Senza contare che tante delle punte giallorosse trovano il proprio spazio sull'esterno, pur avendo dichiarato più volte di voler giocare al centro. Tutti questi fattori possono creare problemi?

"Sì, ma in campo, non nello spogliatoio. Se non sei un esterno vero, non potrai mai saltare l'uomo e andare a crossare. Bojan ad esempio, pur avendone le caratteristiche, ancora non ci riesce. Continuo a chiedermi: perché Pizarro non è titolare? E' l'unico che sa giocare il pallone e dare i ritmi giusti".

Nella tua lunga carriera hai mai incontrato un allenatore come Luis Enrique con un progetto così ambizioso? E uno spogliatoio come può accogliere idee simili?

"Non mi è mai capitato. Ma so che se ai giocatori spieghi bene le cose, loro capiscono. L'importante è non dare la domenica indicazioni diverse a quelle date in settimana, altrimenti si crea malumore nel gruppo. E poi la mancanza di risultati non aiuta".

Quanto è difficile per Totti tornare a giocare più lontano dalla porta?

"Francesco lo può fare. Ma se non ha giocatori che attaccano gli spazi, il capitano a chi dà il pallone? In questo momento lui rimane l'unico che può far gol. Bojan è ancora un calciatore anonimo: non salta l'uomo, non tira mai in porta. Osvaldo e Borriello, poi, non sono due esterni. Se non cambia qualcosa, l'attacco rimarrà sterile".

Contro l'Inter giocherà Borriello?

"A Luis Enrique le opzioni in avanti non mancano: se non dovessero cambiare gli interpreti, cambierà sicuramente qualcosa dal punto di vista della posizione degli attaccanti".


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