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Rocca: "Zeman va giudicato a fine anno. Con De Rossi sarei stato meno duro dal punto di vista mediatico"

di Adriano Mazzone
Fonte: Radio Radio

Ai microfoni di Radio Radio è intervenuto l'ex difensore giallorosso Francesco Rocca, eletto anche nella formazione della Hall of Fame celebrata domenica scorsa prima del match contro l'Atalanta. Queste le parole di Rocca.

Accetteresti l’offerta di allenare una squadra di serie A?
"Solo se  mi venisse concessa carta bianca, ma se uno non ha uno sponsor, nel nostro ambiente, non va da nessuna parte".

I gradoni che fa fare Zeman fanno bene?
"Io non giudico mai il lavoro dei colleghi. L’allenatore ha una convinzione sua e dei metodi di lavoro personali che poi devono dare i risultati sul campo. A fine anno se  ci sono troppi infortunati, il metodo non va bene. Io in genere non voglio il preparatore atletico, perché lo faccio io".

In serie A sono vicini al tuo metodo?
"No, molto lontani.  C’è un ragazzo, che io ho allenato che è Vincenzo Montella. Diventerà un grandissimo allenatore. Zeman? Lui si è preso la responsabilità diretta e a fine anno si vedranno i risultati".

Favorevole agli allenamenti aperti ai tifosi?
"Si, in determinati giorni a settimana li aprirei anche alle scolaresche, e credo che sarebbe educativo per i ragazzi".

Si dice che il calciatore italiano in genere lavora poco e male, e non c’è proporzione tra i privilegi che ha ed il lavoro che fa. E’ così secondo lei?
"I privilegi li hanno anche alcuni calciatori all’estero, è che in Italia manca sotto il profilo professionale il livello che sta in altri paesi. Io giro e lo vedo. Da noi manca l’uniformità nella cultura del lavoro, si è andati sempre dietro le mode, prima Olanda, poi Argentina. Noi italiani copiamo sempre, quando invece potremmo essere i migliori".

Perché così tanti ragazzi dall’estero?
"Questa è un’altra anomalia. Un Paese come il nostro che vive di calcio 24 ore al giorno dovrebbe far uscire tantissimi talenti. Io rispondo solo sotto il profilo tecnico, nient'altro. Non si dà spazio ai nostri giovani. Faccio un esempio: Candreva è cresciuto in maniera esponenziale e sarebbe giusto chiamarlo in Nazionale".

Al posto di Zeman avresti detto quelle cose a De Rossi e Osvaldo?
"Io avrei usato un altro metodo più duro dal punto di vista fisico, ma meno dal punto di vista mediatico".


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