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Rocchi: "Vogliamo aumentare il tempo effettivo di gioco, le prime due giornate sono andate male"

di Eugenio Lanza

Gianluca Rocchi, attuale designatore arbitrale, è intervenuto alla tavola rotonda sulle riforme regolamentari tenutasi oggi a Milano, trattando in particolare il tema dei minuti effettivi di gioco da disputarsi durante le partite. Ecco le sue parole riportate da Tuttomercatoweb.

L’importanza di decidere in campo. 
“Noi vogliamo che gli arbitri decidano in campo senza la tecnologia per mille motivi è questa la strada più importante, compreso il discorso tempo effettivo/tempo perso, perché decidere rapidamente riduce i tempi persi”.

L’obiettivo tempo effettivo. 
“Le prime due giornate sono andate male. Stiamo dando anche recuperi molto ampi, si è arrivati addirittura a 13 minuti (Genoa-Inter) ma in termini di tempo effettivo non sempre ha avuto impatto, non sempre il recupero aiuta. La seconda giornata è andata molto meglio e ci sono stati esempi di quello che dicevo: Verona-Juventus, con soli 7 minuti di recupero che sono pochi, c'è stato un dato altissimo di minuti effettivi, circa 62, superiori alla media UEFA”.

Le linee guida sulle proteste. 
“Abbiamo scelto di avere linee guida molto simili a quelle della Uefa. Noi cerchiamo di arbitrare con la stessa filosofia che le nostre squadre troveranno poi in Europa. Seguendo quanto emerso dall'Europeo abbiamo scelto di dare un ruolo davvero fondamentale al capitano che deve essere un confronto diretto e obbligato con lui. Un singolo invece di 10. Se ci sono capannelli di più giocatori che protestano deve prendere un provvedimento nei loro confronti. Si chiede alle società di non arrivare a questo punto, ma se succede si deve intervenire”.


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