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Roma-Genoa, occhio alle fasce

di Guido Zeviani

Nessuna delle due squadre attraversa un grande momento: Roma a 5 punti in 6 partite, Genoa a 8. La Roma ha segnato 4 gol più un autogol in campionato, il Genoa 6. La Roma ne ha subiti addirittura 11, il Genoa 7.


La Roma dovrà probabilmente fare a meno di Jeremy Menez, che avrebbe potuto dare molto fastidio alla retroguardia rossoblù, agendo da trequartista o da esterno di centrocampo a sinistra e cambiando molto la sua posizione in campo.


Al suo posto ci sarà Simone Perrotta, a sinistra nel centrocampo a quattro; dovrà svolgere un duplice lavoro di copertura e ripartenza, magari infilandosi negli spazi centrali che tanto gli piacciono. Davanti a lui ci sarà l'esterno brasiliano Rafinha, ex Schalke 04, molto incline alla fase propositiva, molto meno a quella difensiva. Riise dovrà supportare il calabrese anche nelle volate in avanti, per sfruttare le lacune di Rafinha; il norvegese però dovrà anche preoccuparsi dei movimenti e dei dribbling dell'argentino Palacio, calciatore interessantissimo, accostato anche all'Inter. L'ex Boca Juniors svaria molto in attacco, spesso va a coadiuvare Luca Toni in zona centrale, per infastidire con la sua agilità anche i centrali difensivi.

Dall'altra parte ci sarà Criscito, trasformato definitivamente da Gasperini in esterno sinistro di centrocampo, dato il suo fisico esile e scattante; a sfidarlo sarà Rodrigo Taddei, tornato dal solito lungo infortunio al polpaccio. Il brasiliano non avrà 90 minuti nelle gambe, dovrà fare di necessità virtù come spesso ha fatto nella sua carriera da grande professionista. A completare le "battaglie" tattiche, saranno Mesto, ala sinistra dell'attacco genoano, e Cassetti, terzino destro della Roma; il primo ha ottime qualità di cross e tiro dalla media distanza, è molto versatile e darà filo da torcere al secondo.


La Roma, dunque, dovrà necessariamente e più che mai tenere i reparti corti, non dovrà assolutamente lasciare isolati Totti e Borriello in avanti; gli esterni saranno chiamati ad una prova molto dispendiosa, in quanto dovranno sia tamponare le avanzate dei veloci incursori genoani, sia costruire una fase d'attacco quanto più ampia e ficcante.


Il Genoa è più in forma atleticamente, ma la Roma ha maggiori qualità tecniche complessive; per i Lupi è arrivato il momento di vincere.
 


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