Roticiani, presidente Aiac: "Totti vuole capire il calcio sotto altri punti di vista. Il corso per diventare allenatore dura sei settimane"
Fonte: TeleRadioStereo
Il presidente dell’Aiac, Sergio Roticiani, ha parlato ai microfoni del La Signora in Giallorosso in onda su Tele Radio Stereo. Queste le sue parole:
Totti come allenatore?
"E’ uno spettacolo. E’ una persona che rappresenta Roma, l’Italia ed il calcio, la tifoseria intera, non solo quella romanista. Ha grande luminosità come persona".
Com’è organizzato il corso?
"Si svolge su sei settimane, alternate tra una di lavoro e una di riposo. Si svolge a Trigoria dal lunedì al sabato, dedicato solo a chi fa parte del gruppo dei tecnici. Oltre a Totti abbiamo altri ex calciatori, ma lui è quello di maggior prestigio. Gli altri sono ex di varie categorie, che si cimentano in questa prova".
E’ vero che Nainggolan ha detto “mister” a Di Francesco e ha risposto Totti?
"Sicuramente comincerà a prendere lezioni private da Di Francesco che è un grande tecnico. Gli saranno utilissime".
Cosa dite a chi frequenta il corso?
"I contenuti saranno diversi, perchè questo corso abilita a livello giovanile".
Qual è l’interesse di Totti per la panchina?
"Nell’ultimo corso fatto a dicembre abbiamo avuto Gianni Rivera, che neanche avrebbe dovuto cimentarsi in un corso così. Totti ha manifestato interesse a campire il calcio da altri punti di vista. Allenare presuppone competenze tecniche e psicopedagogiche che arriscono il tecnico. Il non essere solo bravo coi piedi lo motiva a capire il calcio a 360 gradi".
Sarebbe utile fare il corso durante la carriera?
"Sarebbe utile ma immagino che il tempo a disposizione e le energie mentali siano talmente poche che lascerei alla parte finale questa predisposizione a insegnare. Non conosco personalmente Totti ma trasuda emozione ed umanità".
Cosa dirai a Totti per motivarlo?
"Il primo tempo è stato grandioso, adesso c’è il secondo tempo, l’atteggiamento tattico dovrà essere diverso ma cerchiamo di difenderci tutti insieme".