Sabatini: "Pastore era l'uomo dei sogni. Quando lo vidi la prima volta pensavo fosse uno scherzo"
Ospite a Roma dell'evento Social Football Summit, Walter Sabatini parla così di Javier Pastore, uno dei tanti talenti portati in Italia dal dirigente (attualmente coordinatore delle aree tecniche di Bologna e Montrael Impact): "Quando l'ho visto nell'Huracan pensavo fosse uno scherzo. Non credevo che un ragazzo di 20 anni potesse giocare un calcio del genere. Sono stato un mese in Argentina per cercare di portarlo a Palermo, perché poi non avevo una società potente alle spalle, mi dovevo accodare alle altre. Ci sono riuscito, è arrivato per 5,7 milioni, mi sembrava di vivere dentro a una fiaba. Quale furono le prime reazioni di Zamparini? Vi racconto questo episodio, il primo in assoluto. Eravamo in ritiro in montagna, arriva Pastore, appena sbarcato dall'Argentina, e dico a mister Zenga di fargli fare subito 5 minuti in amichevole. Pastore entra, stoppa una palla, fa un tunnel di destro e mette una palla profonda con l'altro piede per Miccoli che fa gol. Mi giro verso Zamparini - che era un uomo coriaceo, duro, non una mammoletta - e lo vedo piangere a dirotto, si era commosso. Adesso lo rivedo giocare non il suo calcio, ma una parte del suo calcio sì. Pastore era l'uomo dei sogni". Lo riporta tuttomercatoweb.com.