Sanvito: "Ancelotti potrebbe lasciare il Chelsea a fine stagione. Ipotesi Roma? Dipende dalla nuova proprietà"
Fonte: ilsussidiario.net
Il sussidiario.net ha intervistato Nando Sanvito, giornalista sportivo di Mediaset, il quale non ha escluso l'ipotesi che Ancelotti possa lasciare il Chelsea a fine stagione.
In un servizio a Studio Sport hai segnalato strani movimenti attorno alla panchina di Carlo Ancelotti al Chelsea. A cosa ti riferivi?
"Al fatto che Abramovich stia mandando segnali in direzione di un cambio a livello di guida tecnica a Stamford Bridge".
Ti riferisci a un clamoroso esonero del tecnico italiano?
"A stagione in corso assolutamente no. Anche perché Carletto sta facendo benissimo al Chelsea e può anche vincere la Champions League".
Quindi è un discorso per fine stagione?
"Al Chelsea da sempre sono abituati a progettare il futuro con largo anticipo, anche troppo. Abramovich ha messo gli occhi su Guardiola, il cui contratto scade tra 8 mesi, e ha cominciato a lavorarci. Già da questa estate ha cominciato a negoziare con un uomo di fiducia dell’allenatore del Barça per il posto di direttore sportivo, Txiki Beguiristain, con l’obbiettivo di creare una struttura simile (dalle giovanili alla prima squadra) a quella del club catalano. In questi giorni ha poi piazzato sulla panchina del Vitesse, club olandese controllato da Abramovich, un ex compagno di squadra di Guardiola, Albert Ferrer".
Ma Guardiola pensa di lasciare il Barça?
"Diciamo che il feeling con il presidente Rosell è inferiore a quello col predecessore Joan Laporta: ci sono stati contrasti a livello di ingaggio (Rosell voleva ridurre il peso economico di alcune clausole del contratto di Guardiola e gli 800.000 euro di stipendio del suo vice Tito Vilanova) e di mercato (la cessione di Chigrynski e il mancato arrivo di Cesc Fabregas), ma di per sé questa situazione non significa tout-court la rinuncia a rinnovare per un altro anno il vincolo con il Barça, ma è ancora presto per capire come finirà".
Ma poi non c’è Moratti a corteggiare Guardiola?
"Certo. Era la prima scelta del presidente dell’Inter già a fine primavera quando si capì che Mourinho levava le tende e forse l’Italia attirerebbe Guardiola più che la Premier inglese, ma anche qui tutto è ancora prematuro".
Torniamo allora ad Ancelotti?
"L’intenzione di Carlo era di lavorare a Londra dentro un progetto triennale, ma il rapporto con Abramovich non è buono. Il patron russo è abbastanza scostante e indecifrabile, direi incontentabile e non ha certo agevolato il lavoro di Ancelotti. L’insofferenza è reciproca e può darsi che il divorzio si anticipi già a fine stagione. Ancor di più se la nuova proprietà della Roma desse garanzie di solidità economica e non dovesse confermare Claudio Ranieri. In quel caso la candidatura di Carlo Ancelotti sarebbe nella natura delle cose e il sogno di Carlo di allenare i giallorossi potrebbe avverarsi prima del previsto".