Sassuolo, Dionisi: "Ci aspettavamo una Cremonese che facesse la stessa partita disputata con la Roma. All'Olimpico senza paura"
Alessio Dionisi, tecnico del Sassuolo, ha parlato in conferenza stampa dopo il 3-2 alla Cremonese. Ecco quanto ripreso da tuttomercatoweb.com:
Test superato?
"Sì, se me lo avessero detto prima avrei firmato, poi per lo scorrere della partita non ci avrei creduto per come eravamo in campo e come l'abbiamo approcciata nel primo tempo. A inizio secondo tempo è stata più equilibrata ma in quell'equilibrio abbiamo avuto più occasioni noi. Abbiamo perso sicurezze dopo un errore e non può succedere. Quello che stiamo facendo deve darci consapevolezza e sicurezza. Pochi avrebbero potuto pensare a questo considerando la tirata che stiamo facendo. Oggi ha vinto il gruppo, perché se non c'è gruppo non la porti a casa una partita del genere. Eravamo in difficoltà su ogni lancio lungo e abbiamo caratteristiche per fare meglio. Chi è entrato ha fatto bene, chi ha giocato ha fatto bene. Questo deve essere lo spirito".
Bajrami all'inizio fuori e Defrel più Pinamonti titolari: ci spiega le scelte?
"Greg sta facendo bene, ha una buona condizione. Ha ricoperto in passato quel ruolo. Ci aspettavamo una Cremonese più arrembante, pensavamo che potesse fare la stessa partita con la Roma, con noi forse ci rispettava e ci ha dato campo e ha permesso a Greg di venire in mezzo al campo. Sono contento per lui, sono contento di Bajrami e sono contento di come ha fatto Pinamonti perché ha dato delle risposte in settimana che non vedevo da un po', ovviamente veniva da un mese di stop e aveva bisogno di risentire bene la gamba, infatti la prestazione di oggi è positiva".
Si aspettava la Cremonese del primo tempo oppure differente?
"Non vuol dire che la Cremonese doveva far qualcosa di diverso, mi aspettavo una squadra più aggressiva, più uomo su uomo, come fatto con la Roma. Hanno fatto la loro strategia e stava quasi tornando perché una partita che poteva andare sul 3-0 per noi si era messa sul 2-2. Dopo i primi 5 minuti di accorgimenti i ragazzi hanno fatto bene e infatti ero molto contento del primo tempo. Ero soddisfatto fino al 2-1, potevamo fare meglio ma c'è anche un avversario di fronte che ha qualità".
Il -5 dalla zona Europa. Quanto impiegherà Bajrami? La profondità della sua rosa con tanti giocatori lontano dai riflettori ma sempre sostanziosi?
"Per la prima domanda lasciamo perdere. Io devo fare i complimenti alla squadra perché un mese fa nessuno avrebbe scommesso su di noi che ci saremmo ritrovati oggi qua con 30 punti, è un gran bel bottino, con tutte le vicissitudini che abbiamo vissuto, abbiamo giocato con Berardi, Pinamonti e Laurienté dall'inizio solo due volte, Berardi e Laurienté hanno giocato insieme 6 volte. Devo fare i complimenti alla squadra, è cresciuta in consapevolezza. Chi è entrato poi ha fatto benissimo, la partecipazione dalla panchina è stata straordinaria e non è un caso che dalla Samp sembriamo un'altra squadra come spirito e questa è la cosa che mi gratifica di più, vado a casa sereno per questo. Bajrami? È arrivato a fine mercato, non è facile perché è introverso ma in un gruppo che sta crescendo, esperti che ti mettono nelle condizioni migliori è facile ritagliarsi uno spazio. Lui può fare bene, è più intenso rispetto ad altri e forse nello stretto ha meno qualità rispetto ad altri. Ha trovato un gol da 3 punti, sono contento perché farà bene in questa squadra e questo serve per acquisire consapevolezza. Harroui ha fatto 10 minuti ma è da standing ovation per me. Ovvio che se fa così l'allenatore dovrà dargli più spazio ma a prescindere da Dionisi e dal Sassuolo, non esagero se dico che è stato il migliore in campo per me".
Ieri aveva chiesto ai suoi di tirare fuori le ambizioni. Quali sono le ambizioni di questo Sassuolo? A fine partita l’ho vista chiacchierare con Erlic, stava parlando dell’errore sul gol? Perché mi è sembrato che lei gli abbia detto di spazzare col mancino in quella circostanza, o sbaglio?
"Prima o poi si delinea la classifica, è presto. Dopo la Samp forse eravamo diciassettesimi o giù di lì. risalire giocando dopo, prima, affrontando squadre importanti non è semplice. Non siamo una squadra che è partita con consapevolezze esagerate, non si era creata la situazione migliore per giovani che devono emergere. Oggi era la partita dell'ambizione perché vincere significava tanto. È cambiato il vento da un po', merito ai ragazzi. Spero che questa vittoria, arrivata alla fine, dia una spinta ulteriore. Erlic? Era una battuta, perché abbiamo vinto. Dopo l'errore, non ha messo lo stesso coraggio che ha messo fino a quel momento, sbagliano tutti e può succedere però se dopo l'errore non vai sopra l'errore diventa difficile per tutti e mi aspetto che se ne sbatta di un errore. Forse lì si è incartato, ha pensato troppo e se pensi troppo fai l'errore".
Laurienté?
"A Cremona all'andata aveva giocato a destra, lui predilige giocare a sinistra. Ha qualità e quei giocatori così vanno supportati, a volte un compagno si presta a una corsa in più per lui, c'è una volontà di squadra, un'organizzazione dietro, che permette ai giocatori di esprimersi in avanti. Poi è normale che ti aspetti che tiri fuori qualcosa, quando hai un giocatore così lo supporti e sai che potrebbe accendersi da un momento all'altro. Merito alla squadra in primis se un singolo emerge, un singolo può vincere una partita ma nel lungo le perde. Noi abbiamo Laurienté, può crescere, per me può essere ancora più continuo e se lo sarà sarà un divertimento per gli occhi".
Il tecnico del Sassuolo ha parlato anche a Sky Sport:
La partita?
"Dico con leggerezza dopo una vittoria meritata che gare come quella di oggi sono il bello del calcio. Ce la siamo complicata, veramente tanto. Soprattutto per la partita che avevamo fatto fino al 60', peccato. L'errore di Erlic ci ha tolto coraggio, ci ha tolto le linee di passaggio e ha dato coraggio alla Cremonese. Speriamo ci serva da lezione, lo dico con ottimismo perchè abbiamo vinto. Merito della squadra che ci ha creduto e di chi è entrato che ha fatto il massimo. Cito Harroui, ma ovviamente non è un caso che l'abbia decisa un subentrato".
Vi manca forse un po' di continuità nei 90 minuti.
"Sì, abbiamo sofferto i lanci lunghi. Ci lavoreremo, ma è difficile... Quello che non ci ha permesso di finire la partita in crescendo è aver perso coraggio. Sapevamo l'importanza della partita, l'avevo caricata un po', ci poteva far fare uno scalino e così è stato. Tantissima roba quarta vittoria di fila, i ragazzi stanno creando uno spirito di squadra incredibile".
Potete cominciare a guardare avanti e non più indietro?
"Vediamo le prossime. Giocheremo una gara sulla carta difficilissima a Roma contro la Roma. Tutti avranno voglia di giocarla, non dovremo aver paura, anche se partiremo più sconfitta. Ci proveremo e con questa classifica potremo giocare le nostre carte".
State crescendo piano piano.
"Sì, è la cosa più importante vedere che la squadra partecipa tutta. Chi entra non si guarda alle spalle e così vengono fuori queste partite. Il risultato è meritato, ce lo prendiamo e non è un caso che l'abbia decisa uno entrato dalla panchina. Questa è la cosa più bella, non siamo partiti con questo spirito e lo ha creato la squadra. Merito di tutti".