Sciopero calciatori, Albertini eletto dai giocatori. Beretta: "Dichiarazioni stonate"
Fonte: ansa
Demetrio Albertini, vicepresidente della Federcalcio eletto in consiglio dai giocatori, dopo l'incontro di ieri tra Massimo Oddo e la Lega, ha detto: «Dispiace questa situazione. Ho sentito Massimo, mi ha ribadito che le sue sono opinioni personali. Le rispetto, anche se fino a due giorni fa lui era arrabbiato con l'Aic perchè frenava sullo sciopero e voleva lo sciopero a oltranza. La riunione di ieri era solo un incontro tecnico, c'erano lui, due avvocati e Beretta. Era all'insaputa di Aic e federcalcio, non so se all'insaputa della Lega. Abbiamo alle spalle due mesi di lavoro e trattative e ancora oggi non siamo vicini all'accordo per il rinnovo del contratto dei calciatori. Io sono il primo a essere convinto che serva un contratto nuovo e che ci sia la possibilità di impostarlo su nuove basi. Ma come vice presidente eletto dai calciatori ho presenziato ad alcuni dei nove incontri perchè penso di dare il mio contributo, ma non ci si è assolutamente avvicinati come sostiene Oddo. La Lega aveva messo sul tavolo otto punti e su due, i fuori rosa e l'obbligatorietà del trasferimento, c'era stato un no netto e inderogabile dei calciatori non di un solo calciatore. Sugli altri sei si era lavorato a livello tecnico, per due o tre si era vicini all'accordo ma ogni volta, da una parte o dall'altro, tutto saltava. Poi negli ultimi due incontri è saltata una bozza scritta di intesa con altri punti, tra cui la messa in mora di un giocatore infortunato dopo tre mesi e la rescissibilità del contratto dopo sei. A questo punto credo che dovremo far capire alla gente nei prossimi giorni cosa siano realmente gli otto punti. Quando lui (Oddo, ndr) ha parlato di sciopero, lo ha fatto alla presenza di tutti i vertici dell'Aic e su mandato dei calciatori tutti sapevano. Dell'incontro di ieri non sapeva nessuno».
Replica piccata di Maurizio Beretta: «Le dichiarazioni di Albertini sono un po' stonate, perchè mi sembrano in chiaro conflitto di interessi. Albertini è persona capace ma deve decidere che ruolo ricoprire, se essere il leader sindacale che si esprime oggi contro l'ipotesi dell'accordo, o quello del vicepresidente dell'istituzione Figc il cui presidente Giancarlo Abete si sta adoperando per favorire l'intesa ed evitare lo sciopero che danneggerebbe tutto il calcio italiano. Non può essere consentito a nessuno di usare un ruolo istituzionale per un fine di parte».