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Sciopero calciatori, Corioni: "La mobilità si fa per chi guadagna 1.200 euro al mese"

di Giulia Spiniello

Massimo Cellino, presidente del Cagliari arrivato in Lega per esaminare coi suoi colleghi presidenti di serie A se esistano margini per evitare che il campionato si fermi l'11 e 12 dicembre, ha dichiarato "Credo proprio che questa volta lo sciopero che hanno dichiarato, i giocatori lo faranno. D'altra parte tutto il torto non riesco a darglielo. Nel merito, io credo che si siano margini di trattativa, ma ormai sembra una questione di principio... Quello che dicono sull'articolo sette è giusto. Io ero qui quando venne fatto il primo sciopero nella storia del calcio. Quella volta non c'era una ragione di scioperare perchè loro si svincolavano per il parametro e chi ne traeva beneficio erano le grosse societa' a dispetto delle piccole con un danno per il calcio senza precedenti e uno pseudo vantaggio per i calciatori. Oggi penso che per ragioni di principio l'Aic abbia ragione. Questa è la mia posizione personale, non so se qualcun altro la pensa come me".

Adriano Galliani: "La lega di serie A deve avere un'opinione comune, quindi non esprimo un parere. Sarà più tardi il presidente Beretta a parlare per tutti".

Claudio Lotito: "Sarà l'assemblea a decidere sull'argomento. Cellino? Ognuno ha le proprie idee".

Gino Corioni: "Una pagliacciata. La mobilità si fa per chi guadagna 1.200 euro al mese, non si può fare per chi guadagna un milione di euro al mese, mi sembra eccessivo".

 


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