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Sconcerti: "Chiellini se sta in piedi giocherà anche il Mondiale". AUDIO!

di Marco Rossi Mercanti

Mario Sconcerti, decano del giornalismo sportivo e opinionista di TMW Radio, ha così parlato a Stadio Aperto: "Abbiamo cancellato il nostro Dopoguerra: i peggiori anni della nostra vita sono stati tra la fine degli anni Cinquanta e ora con i Dieci del Ventunesimo secolo, in cui c'è stata pure la pandemia. Era un calcio molto più chiuso. E così anche adesso fino all'arrivo della Mancinità, come la chiamo io. Non so quanto durerà, ma la bellezza di elaborare concetti diversi e metterli in più schemi di gioco penso sia il modo più moderno di fare calcio. La vera differenza tra noi e gli altri sono la qualità dell'allenatore: non appena l'abbiamo abbassata, arrivando a Ventura, abbiamo fatto la fine degli altri".

Mancini scoperto da Burgnich.
"Sì, ma a prenderlo fu Perani. Mancini sarebbe dovuto andare al Milan, aveva 13 anni: venne l'emissario a Jesi e disse che andava bene. Poi però la segreteria del Milan sbagliò l'indirizzo per la lettera di convocazione, che mandarono ad un'altra società di Jesi. A quel punto si inserì il Bologna".

Ora cosa aspettarsi al Mondiale?
"Per me è un vantaggio enorme, la squadra non fa in tempo ad invecchiare. Se prendi anche gli esempi dei precedenti CT, dopo aver fatto un buon torneo sono arrivati stanchi all'evento successivo. Così non si distraggono e lui ha un anno per trovare o un centravanti, o un sistema di gioco che ci giri intorno. Si chiede molto agli attaccanti, il gioco ora è basso, palla a terra, triangoli e inserimenti in cui i centravanti sono tagliati fuori. Se un tempo tiravano in porta, oggi smistano".

Può essere Raspadori il futuro?
"Raspadori ha altre qualità, il triangolo te lo chiude. È rapido, sì, ma per adesso è un calciatore come gli altri: prima dovrà fare almeno una quarantina di gol in Serie A... C'è stato il piacere di convocarlo ma di fatto non ha giocato".

Questo Chiellini va al Mondiale?
"Nessuno lo manderà via. Se arriva in piedi va al Mondiale e non ho dubbi su questo. In Nazionale è più facile giocare che nei club, si richiedono prestazioni più elementari. Chiellini può andare in difficoltà se la squadra si allunga o si allarga. Lui infatti ha marcato bene Kane perché l'ha seguito a uomo, non facendosi allargare sulla zona. L'ha seguito e l'ha anche picchiato, com'è giusto fare. Credo che il rinnovo con la Juventus sia per chiudere con il Mondiale".

Dove può arrivare Chiesa?
"Deve imparare a segnare di più per poter giocare in quel ruolo. Gli 8 gol in campionato e 2 all'Europeo li hanno fatti tanti altri, deve imparare a pesare di più sulle partite. Fa poche cose, impari a renderle immediatamente decisivo. Se però non trova lo spunto, non sa fare altro in campo. Nel caso evolvesse, diventerà un fuoriclasse".

Chi farà meglio tra Allegri, Sarri e Spalletti?
"Io sono innamorato di Sarri e del suo concetto di gioco. Il calcio di Allegri e Spalletti è fondamentalmente simile, cambiano le traduzioni delle persone. La Juventus ha bisogno di andare sul difficile a centrocampo e non sono sicuro che Locatelli sia quello giusto. Mi sembra somigliare troppo a Bentancur".


Mario Sconcerti, prima firma del giornalismo italiano, ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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