Sconcerti: "Mourinho si è dimenticato degli scudetti vinti con la Juventus in quarantena". AUDIO!
Mario Sconcerti, decano del giornalismo sportivo e opinionista di TMW Radio, ha parlato durante Stadio Aperto:
La Juventus?
"Un po' la squadra l'ha accomodata Allegri e un po' ha dovuto essere accomodata. I problemi fondamentalmente restano. Per la partita di stasera però non significa molto, sfida la sesta squadra spagnola, rientra ampiamente nelle possibilità della Juventus. Per me Allegri può darsi un 6+ per la prima parte di stagione".
Cosa deve temere la Juventus?
"Per prima cosa sé stessa, la squadra è discontinua. Se giocano con tutto il potenziale che hanno, sono superiori al Villarreal".
Che si aspetta dall'esordio di Vlahovic in Champions?
"Comincia una lunga strada, penso sia un torneo che gli si addice. Può darsi che ci sia qualche problema partire in trasferta, ma mi sembra che Vlahovic rientri in quei parametri per cui non ci sia troppa calma intorno a lui e che non voglia nemmeno cercarla".
Dybala mancherà ancora una volta.
"Se c'è qualcuno che conosce bene Dybala, anche dal punto di vista fisico e salutare, è la Juventus. Tecnicamente è sempre stato poco discusso, quello atletico e della fragilità muscolare è un problema che conoscono: sarà in base a questo, se lo faranno, che discuteranno il contratto. Vanno valutate ambo le cose".
Che aria tira all'Inter?
"Dalla Supercoppa con la Juventud in poi hanno sempre sfidato grandi avversari, il Sassuolo è stato l'inghippo maggiore. Se è stanca ne ha diritto, nelle prossime giornate di campionato credo possano tornare a guardare gli altri, riprendendo il loro posto in testa alla classifica anche se con meno sicurezze".
Si aspetta una quota scudetto più bassa di quanto si pensasse?
"Può darsi, ciò che è certo è che oggi come oggi l'Inter ha otto punti in meno di un anno fa, la Juventus altrettanti. Così tutte le grandi. Il campionato ha perso una trentina di punti tra le squadre di testa, questo credo per povertà economica che si vede soprattutto sulle panchine. Pochi hanno sostituzioni all'altezza, non l'Inter. Come salta un centrocampista si arriva a Vecino, Vidal... Sono fragilità che paghi soprattutto in Champions o nelle grandi partite".
Cosa pensa del Napoli visto ieri?
"Si è vista una formazione strana, che del Napoli non aveva niente. Ieri è stato confermato che, se l'avessero avuto sempre, con Osimhen sarebbe stato un altro campionato".
Un bilancio dei primi mesi di Mourinho.
"Credo sia rimasto all'Italia di quindici anni fa, prima di Calciopoli che ha dimostrato che una giustizia c'era. Si dimentica peraltro facilmente che i due scudetti alla sua Inter sono venuti con la Juventus in quarantena, mi sembra ci sia del rancore pre-stabilito contro la Juventus o chiunque possa diventare un ostacolo sulla strada di Mourinho, non della Roma. La società invece ha scelto un silenzio assordante".
Si aspettava una Fiorentina così?
"No, è quasi impossibile per chiunque al mondo battere l'Atalanta tre volte su tre. In trasferta poi sono un'altra squadra: mi aspettavo toccasse a loro vincere. Italiano è la dimostrazione dell'opposto di Mourinho: se la Roma non ha la classifica che ha, è quasi un dovere partire con le domande dall'allenatore".