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Sconcerti: "Mourinho sta avanzando, ma non straordinariamente". AUDIO!

di Marco Rossi Mercanti

Mario Sconcerti, decano del giornalismo sportivo e opinionista di TMW Radio, ha parlato in diretta durante Stadio Aperto:

Milan-Bologna?
"Qualsiasi spiegazione si voglia dare rimane la sostanza: il Milan in testa perde punti in certe partite e non è tempo di soluzioni, ma di sprint finale. Il Milan, sopratutto in casa, ha un problema a segnare ma anche di agonismo e concentrazione, ha tanti giocatori importanti e pochi decisivi. Ieri secondo me ha sbagliato anche Pioli, lasciando troppo il pallone al Bologna con quattro attaccanti in campo. Forse aveva paura di non mettere una formazione abbastanza offensiva ma Messias è un mezzo giocatore, Diaz a questi livelli idem".

Il campionato è strano?
"No, è equilibrato, che però non significa qualità ma quantità. C'è equilibrio anche in zona retrocessione, sappiamo che per il nostro calcio è un momento brutto: siamo incompleti, lo sono anche le migliori squadre".

Lecito immaginarsi una Roma nella lotta Champions?
"Cinque punti dalla Juventus non mi sembrano facili da prendere. Quando arrivi a questo punto del campionato, più delle tue qualità contano le deficienze dell'avversario. Sinceramente non credo, poi può essere... La vedo molto lontana".

Stiamo vedendo la svolta di Mourinho a Roma?
"Da un punto di vista tecnioa non è mai stato in discussione, il calcio lo conosce e una squadra riesce a metterla su. Ha fatto molta confusione, anche nella costruzione della squadra, come un po' tutti: sono arrivati sei giocatori e ne sta giocando uno. Era partito abbastanza bene, poi ha perso contro le migliori: nelle ultime avrà trasferte complicate tra Firenze e Napoli, il campionato gli dà occasione per vedere a che punto sia. Mi sembra avanzato, anche se non straordinariamente".

Che sensazioni ha sulla lotta salvezza?
"Credo che ci siano Genoa e Cagliari dentro, la Sampdoria non è migliore ma ha 7 punti in più. Anche i tre punti di vantaggio del Cagliari sono comunque tanti, però il Genoa è una squadra viva. Il problema mi sembra più tra loro e il Cagliari, mentre Venezia e Salernitana non le vedo assolutamente bene".

Come ha visto Cabral? Alla Fiorentina serve un'altra punta?
"Oggi è poco giudicabile, non potremmo promuoverlo adesso: dobbiamo aspettare e secondo me non è un problema di condizione, non può esserlo. Quello che mi stupisce è che non tiri in porta... Sarà il tipo di gioco, ma lui ha un gran tiro e non è detto che un centravanti debba stare solamente nell'area piccola. Mi sembra pieno di dati, di istruzioni e lavoro da non poter fare il lavoro semplice".

L'addio a Vlahovic è superato?
"Io sono molto soddisfatto in generale della Fiorentina, anche se è andato via uno che giocava e ne sono arrivati tanti che non giocavano. E questo pesa".

Perché Ikoné fatica a inserirsi nel calcio italiano?
"Più che nel calcio italiano, nel calcio di Italiano. Ikoné è più un contropiedista, un giocatore sulla palla e non per la palla. Gli piace cercare il dribbling e la profondità, uno di questo genere in una squadra che vuole crescere secondo me ci sta bene. Deve essere bravo l'allenatore a non fargli fare ciò che fa Callejon. Anche Gonzalez, Saponara e Sottil fanno totalmente un altro gioco".

Un giudizio in conclusione sulla situazione societaria Napoli-Bari.
"Le nuove regole impongono a De Laurentiis di scegliere, o Napoli o Bari. Ha avuto due anni di tempo per trovare un compratore e la cosa mi sembra più giusta di come ci si è comportati con la Salernitana".


Mario Sconcerti, prima firma del giornalismo italiano, ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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