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Se Totti grida: "Tutti uniti"

di Greta Faccani
Fonte: lorenzo Serafini - Paesesera.it

Il capitano giallorosso riunisce la squadra a cena e tiene un discorso per caricare i compagni. Intanto per sabato Luis Enrique pensa ad un nuovo tridente.

E’ una Roma mai così compatta e quadrata, quella che esce dalla lunghissima giornata di ieri. Durante la mattinata a Trigoria, Luis Enrique ha tenuto la squadra a rapporto per un rapido discorso. Fresco della fiducia rinnovatagli dalla società, e dell’invito a lavorare con calma, il tecnico asturiano ha ribadito alla squadra quanto le aveva già detto, a caldo, dopo la sconfitta con il Cagliari. L’invito è a rimanere tranquilli, perché i risultati arriveranno. Inoltre Luis Enrique si è detto contento della prestazione di domenica, soprattutto della reazione dopo essere rimasti in inferiorità numerica. Segno che la squadra è viva, e pronta a combattere per il risultato.

Tutti a cena – La Roma fa quadrato, e lo fa davanti ad una cena a base di carne con tiramisù per dessert. Il luogo è un locale in zona Tuscolana di amici dei veterani della squadra. Lo scopo, è quello di cementare un gruppo che deve ancora amalgamarsi e conoscersi. Serata di sorrisi e serenità, con qualche curioso siparietto. Heinze si è mosso tra i commensali quasi fosse uno della vecchia guardia, ridendo e scherzando praticamente con tutti. Pizarro si è seduto vicino a De Rossi e Lamela, per aiutarli a conversare tra di loro, visto che l’argentino ancora non comprende bene l’italiano. L’idea della cena è nata subito dopo la sconfitta con il Cagliari, ed è stata fortemente voluta da Francesco Totti, che ha fatto tutto da solo: ha prenotato il ristorante (tutto), ha riunito la squadra intorno a lui (tranne lo staff tecnico e Pjanic, per via di un ritardo dell’aereo), ha fatto sistemare la sala in modo che si potesse guardare il big match tra Barcellona e Milan (anche se poi quello della partita, è diventato solo un pretesto per stare insieme) e infine ha tenuto un discorso alla squadra. Un discorso rapido e molto semplice, nel quale ha ribadito l’importanza di restare “tutti uniti” per la Roma. Le parole del capitano sono state accolte da grida di approvazione e un applauso generale, anche da parte di quei giovani sempre più rapiti dal carisma del numero 10, e non disorientati dalla sua figura come a volte si è detto. Uscendo dal ristorante c’è stato anche il tempo per una rapida battuta di Burdisso: “Il discorso del capitano? Ha parlato con i fatti: ha pagato il conto”.

Davanti si cambia – La Roma che esce ancor più compatta dalla giornata di ieri, si prepara ad affrontare l’Inter di Gasperini, stasera impegnato nella sfida di Champions League contro i turchi del Trabzonspor. Luis Enrique sembra convinto nel voler cambiare qualcosa in attacco: fuori Bojan, dentro Borriello. Il giovane talento spagnolo, fortemente voluto proprio dal tecnico asturiano, è apparso evanescente nelle in queste prime uscite e non è ancora riuscito a convincere pienamente. Le doti sono innegabili, il talento idem, ma tra i tifosi si muove il fantasma di Menez: nessuno vuole vedere un altro talento purissimo non esprimersi al massimo delle sue capacità. Per questo il tecnico lo terrà in panchina, sia per farlo recuperare da un affaticamento muscolare, sia per proteggerlo dalle critiche del pubblico. Ci sarà quindi Borriello, che domenica si è reso subito pericoloso appena entrato. In panchina, a scalpitare, Fabio Borini.


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